In risposta alle sollecitazioni espresse dal primo ministro, Matteo Renzi, con una sua lettera indirizzata a tutti i Sindaci d’Italia (leggi lettera), con la quale sollecitava gli stessi, di dare precedenza nelle loro azioni di governo territoriale alle strutture scolastiche con riferimento allo stato di vetusta situazione nella quale si trovano la stragrande maggioranza degli Istituti, dove “i nostri figli trascorrono buona parte della giornata in ambiente non sempre idonei e accoglienti” come si legge nella lettera, non si è fatta attendere l’immediata risposta dell’assessore alla Pubblica Istruzione, Francesco Ferrara il quale, di concerto con lo stesso Sindaco, Roberto Siciliani ha subito individuato una delle emergenze scolastiche del territorio che, più di altre, necessiterebbe di un intervento risolutivo, prospettando la sua realizzazione e delocalizzazione.
La segnalazione inoltrata all’attenzione del Governo Centrale è quella del plesso Butera, ricadente sotto la direzione del 2° Istituto Comprensivo che, come tutti sanno, sorge sulla fascia di rischio sorta a seguito del fenomeno di dissesto idrogeologico, manifestatosi nel luglio del 2004 con una frattura del terreno che ha interessato e interessa tutt’ora fabbricati civili ed edifici pubblici, fra i quali appunto l’edificio della scuola primaria Butera. In effetti, già nel 2012 con una delibera del Consiglio Comunale, la numero 144, era stato deliberato di inoltrare un progetto preliminare della nuova scuola, poi trasmesso ai vari e Enti per la concessione di un finanziamento atto a consentire la delocalizzazione e costruzione, non essendo il Comune, fra l’altro in dissesto finanziario, in condizioni economiche per potere affrontare la spesa. Un progetto preliminare, come si legge nella nota inoltrata al Governo centrale che prevede un impegno di spesa di circa 4,5 milioni e che si potrebbe realizzare, se inserito fra le priorità nazionali entro 18 mesi dall’esperimento della gara. Un’occasione che il territorio non dovrebbe perdere, per garantire una struttura idonea agli alunni e dare tranquillità a corpo insegnate e famiglie.