Nel prossimo anno scolastico il numero dei docenti resterà fermo a quota 600.839. Ma la Calabria è destinata a perdere ben 183 cattedre, così come altre regioni del sud. Infatti, ad eccezione dell”Umbria, che perderà comunque appena 11 posti, tutte le altre regioni del Centro-Nord avranno un numero maggiore di docenti. Ma per il sud il segno è negativo: si perderanno infatti 14 cattedre in Abruzzo, 58 in Basilicata, 183 in Calabria, 387 in Campania, 33 in Molise, 340 in Puglia, 27 in Sardegna, 504 in Sicilia. “A questo punto, non è più possibile proseguire con la costituzione degli organici dei docenti, avendo come unico riferimento il numero degli iscritti – ha commentato l’.on Nicodemo Oliverio. Occorre tenere conto di altri criteri.
Il sud, e la Calabria in particolare, avrebbe bisogno di più docenti e di maggiori risorse, anche per combattere la gravissima situazione legata all’alto tasso di dispersione scolastica, che in alcune realtà meridionali ha toccato livelli di guardia. Inoltre, secondo i dati elaborati dalla Fondazione Agnelli, pur in presenza dell’aumento del numero degli alunni, che tra il 2009 e il 2012 è cresciuto di 90.990 unità, si è registrato la riduzione del 9% del numero degli insegnanti, passati da 843 mila a 766 mila. Nei prossimi giorni chiederò al Ministro dell’Istruzione, attraverso un’interrogazione parlamentare, un intervento urgente a favore della scuola del sud, affinchè venga sostenuta e potenziata, soprattutto nelle zone meridionali dove si fa sempre più forte il disagio sociale, cresce la dispersione scolastica e si allarga a vista d’occhio il deserto formativo e quindi culturale di ampie fasce della popolazione”.