Nello scorso mese di gennaio e poi nel mese di marzo, il capogruppo PD in Commissione Agricoltura alla Camera, on. Nicodemo Oliverio, aveva sollecitato il ministero alle Politiche agricole, a rispondere alla richiesta di dichiarazione dello stato di calamità naturale in Calabria, considerato che in precedenza i ritardi tecnico-burocratici causati dalla Regione Calabria ne avevano provocato l’esclusione. La Regione, infatti, aveva completato l’iter soltanto il 15 marzo 2014, in notevole ritardo rispetto alle altre regioni interessate. Per le quali era stata invece già firmata dal ministro la dichiarazione dello stato di eccezionali avversità atmosferiche (era il caso di Puglia, Emilia Romagna, Toscana e Basilicata). In data odierna è arrivata la buona notizia da parte del ministero per le Politiche Agricole, in risposta alle continue e pressanti sollecitazioni dell’on. Nicodemo Oliverio.
Per cui: in base agli articoli 5, 6, 7 e 8 del decreto legislativo n. 102/04, nel testo modificato dal decreto legislativo n. 552/2008, che disciplinano gli interventi di soccorso, compensativi dei danni, nelle aree e per i rischi non assicurabili con polizze agevolate, assistite dal contributo dello Stato, è stata dichiarata l’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi nelle province di Catanzaro, Cosenza, Crotone, per effetto dei danni alle strutture aziendali e alle infrastrutture connesse all’attivita’ agricola 2013. Le avverse condizioni meteorologiche che a più riprese hanno colpito vaste zone della Calabria, in modo particolare le aree costiere e le zone interne ioniche calabresi, avevano provocato ingenti danni alla popolazione, alle infrastrutture e alle aziende, a causa delle esondazioni e agli smottamenti causati dalle violente alluvioni.
“Tale riconoscimento pone in condizioni le aziende agricole colpite, di poter godere del previsto sostegno al reddito e delle altre misure di legge, compensative del danno subito – afferma Oliverio. Sebbene avvenuto in ritardo, ci consideriamo soddisfatti del positivo esito delle nostre battaglie parlamentari. Ma è necessario che, superate le conseguenze dello stato di emergenza, si torni a programmare e a prevedere le conseguenze della mancata manutenzione del territorio. La regione si deve fare carico delle misure di prevenzione e messa in sicurezza dei nostri territori, su cui insistono importanti attività economico-produttive del settore agricolo. Non serve inseguire le emergenze, dobbiamo imparare tutti a gestire l’ordinario con intelligenza e con adeguate misure preventive. La definizione della Politica Agricola Comune, deve essere l’occasione per valorizzare le colture mediterranee, a partire dall’olivicoltura, e per contrastare i rischi derivanti dai repentini cambiamenti climatici che condizionano sempre di più le nostre attività agricole produttive. Ringraziamo in modo particolare il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, per l’attenzione che ha dedicato alle nostre sollecitazioni, cogliendo pienamente le condizioni di reali difficoltà in cui si trovano le aziende agricole calabresi, colpite dalle alluvioni del 2013”.