Esaminato il rendiconto della gestione esercizio finanziario del 2013, approvato con il solo voto contrario, del consigliere PD Nicodemo Parrilla, dopo le motivazioni e spiegazioni fornite dall’ex assessore Sergio Ferrari è emerso, senza troppi trionfalismi va detto, che dopo lunghi anni nei quali si era avuto un disavanzo passivo, questa volta, almeno i numeri, parlano di “attivo”. Diciamo i numeri, perché, come è stato affermato si tratterà di verificare, nel prossimo anno, come puntualizzato dal consigliere Parrilla, a bilancio consuntivo, se la massa monetaria in disavanzo, oltre 15 milioni di euro, tutti tributi da riscuotere, acqua, tarsu, ecc, saranno effettivamente introitati dalle casse comunali. Questo naturalmente, dipenderà, come ha ribadito Nicodemo Parrilla, forse, non dalla cattiva volontà degli utenti, ma dalle possibilità economiche degli stessi, visto il perdurare della forte crisi economica che già ha messo in difficoltà tante famiglie, imprese, commercianti. Intanto, però, come ha orgogliosamente affermato l’ex assessore Ferrari, questo è il risultato di un’oculata e attenta gestione che, cercando di gravare non eccessivamente sui cittadini, ha permesso intanto di risparmiare oltre 100 mila euro sugli interessi che con i governi precedenti gravavano sulle casse comunali a causa delle anticipazioni di cassa che puntualmente si rendevano necessari.
Certo, questi sono saldi attivi su ruoli accertati ma non ancora incassati e, pertanto, legittimi i dubbi su quanto effettivamente sarà veramente “utilizzabile” e quindi spendibile in termini di servizi alla cittadinanza e alla stessa città, ma, nel suo complesso, è stato evidenziato che, ad ogni buon fine, la strada intrapresa, a cominciare dall’avere dichiarato lo stato di dissesto, è quella che potrà portare l’Ente al completo risanamento, per poi avviare una nuova fase di rilancio complessivo, come ha detto nel suo intervento lo stesso Sindaco. Unanimità invece, alla proposta di approvare lo schema di convenzione per la gestione associata dell’Ufficio del Giudice di Pace di Cirò. Una scelta in linea con la proposta del ministro Delrio, che in un prossimo futuro dovrebbe vedere realizzata la proposta di legge che porterà all’accorpamento degli uffici principali dei Comuni al di sotto dei 5 mila abitanti, uffici tecnici di urbanizzazione, ragioneria, polizia municipale ecc. La scelta di contribuire così a sostenere l’ufficio del giudice di pace, anche economicamente, costerà circa 20 mila euro, comunque servirà a mantenere un servizio per il territorio, un servizio che, come ha relazionato, l’assessore Anania, potrebbe essere sostenuto, successivamente, anche da altri comuni limitrofi, come Crucoli, Melissa, Carfizzi che si sono già mostrati favorevoli a condividere il mantenimento di questo importante presidio legale. Se ciò avverrà, come sembra, le spese si ridurranno a poche migliaia di euro a Comune, circa 5 o 6 mila. A margine del breve Consiglio, abbiamo registrato, un certo fair play da parte dell’opposizione, Parrilla a parte. Prove di azzeramento di giunta e ritorno dell’Udc nelle file della maggioranza con un relativo rimpasto assessorile?