“Un giovane ieri, un altro oggi e un altro ancora domani. Vittime delle stessa guerra, antagonisti dello stesso nemico: il cancro. Morti senza spiegazioni, in attesa di bonifiche mai arrivate e senza la possibilità di capire chi ha fatto cosa. La certezza è una sola ed è nota a tutti: Crotone è una delle mete ambite dei carcinoma. E se i dati dicono il contrario – facendo passare il tutto come “nella norma” – abbiamo seri dubbi sulla validità degli strumenti di rilevazione di questi dati, sulla metodologia applicata per effettuare le ricerche in questione e sui committenti di tali indagini lo affermano in una nota Andrea Arcuri del movimento ‘Stanchi dei Soliti’ e Tina de Raffaele del gruppo ‘Crotone ci Mette la Faccia’. L’unico modo per rendere omaggio alle vittime di questa battaglia è quello di bonificare il territorio, nella speranza che i concittadini dei defunti non siano anche essi perseguitati dalla stessa malattia.
Nel frattempo, però, un’amministrazione attenta ai suoi figli deceduti potrebbe commemorare la loro assenza attraverso delle iniziative che , seppure non sono utili per frenare la diffusione della malattia, possono onorare chi non è più tra noi a causa di una patologia oncologica. I firmatari propongono al sindaco di Crotone Peppino Vallone e all’assessore ai lavori pubblici Emilio Candigliota la realizzazione di una statua in onore alle vittime del cancro. Proponiamo inoltre che la statua venga collocata in un’area centrale della città: in corrispondenza della nuova rotonda di Corso Mazzini sarebbe ideale. È doveroso precisare che nessuna iniziativa può sostituirsi alla bonifica dei siti inquinati, la cui attuazione non deve avere un colore politico, non dev’essere influenzata dall’alternanza di governo e non è un’opportunità per losche infiltrazioni imprenditoriali. La bonifica è salute, non lucro”.