Doveva essere una tavola rotonda sulla sicurezza a Crotone, quella convocata ieri presso la sala riunioni di un noto ristorante della città pitagorica, ma le “esigenze” del Sindacato Indipendente di Polizia hanno fatto si che si trasformasse in corso d’opera in una conferenza stampa alla presenza del leader nazionale del Coisp, il Segretario Generale Franco Maccari. Ad affiancare il massimo esponente nazionale del Coisp c’era il suo portavoce nazione nonché Segretario Regionale calabrese Giuseppe Brugnano ed il Segretario Provinciale Massimo Lupo, i quali, alla presenza di tanti esponenti del mondo istituzionale e politico, come il Presidente della Provincia di Crotone, hanno messo in risalto tante problematiche relative all’apparato sicurezza nella città di Crotone. Un forte grido di allarme lanciato dal Coisp con denunce che hanno spaziato dalla mancanza dei mezzi, di strumenti e di risorse con le quali la Polizia di Stato deve fare i conti per fronteggiare una criminalità sempre più organizzata e sempre più agguerrita. La “denuncia” si è anche soffermata sul sito dove si trova l’immobile che ospita gli Uffici della Questura di Crotone, con particolare riferimento alla questione sull’inquinamento da sostanze nocive e alle carenze igienico-Sanitarie, e sia sui disagi legati alle carenze infrastrutturali della città, alla totale assenza dei servizi essenziali nel territorio di Crotone. L’emergenza sicurezza a Crotone è un problema che è tuttora ai primi posti della preoccupazione della collettività crotonese.
Ma quanto denunciato dai vertici del Sindacato Indipendente di Polizia è che vi è qualcosa non funziona nella gestione della Questura, in Coisp ha parlato di “cattiva gestione” da parte del vertice della Questura. Quindi nonostante l’impegno profuso quotidianamente dagli Operatori di Polizia, la sicurezza è e resta sempre un’emergenza con la quale tutti dobbiamo fare i conti in particolar modo in un momento critico come quello attuale dove le risorse sono ristrettissime in termini di uomini, mezzi e strumenti. Il Coisp, nel corso della conferenza stampa, ha tracciato un quadro, a suo avviso, desolante dell’apparato sicurezza in città, sia a causa dei vuoti di organico sempre più consistenti, tali anche da mettere a repentaglio la qualità del servizio e della sicurezza degli stessi Operatori, sia sulle difficoltà quotidiane che costringono gli appartenenti alla Polizia di Stato in servizio a Crotone a vivere costantemente in una condizione di estremo disagio. Nello specifico si è discusso delle condizioni precarie in cui versano alcuni Uffici della Questura, come ad esempio la “Squadra Volanti”, autovetture carenti di manutenzione che non possono uscire perché non in condizioni di circolare, carenza di personale e di sottoufficiali che pregiudicano il corretto funzionamento degli uffici, uno tra i tanti l’ufficio denunce. Per quanto riguarda poi il controllo del territorio la denuncia del Coisp è stata chiara e forte: “non si può dare sicurezza alla città di Crotone quando, purtroppo, tante volte, si riesce a garantire sul territorio una o due volanti in servizio, e spesso una volante è costretta a rientrare in ufficio per assolvere altri compiti”, definendo pertanto la gestione della Questura fallimentare. Il Coisp ha richiamato l’attenzione sull’anomalo “caso” che vede coinvolto il suo Segretario Generale Provinciale, Massimo Lupo, per il quale il Questore di Crotone, Luigi Botte, ha disposto l’avvio di un trasferimento d’ufficio.
Massimo Lupo, Sovrintendente della Polizia di Stato in servizio presso la Questura di Crotone, dopo aver presentato una serie di denunce per fatti che si sono susseguiti durante il servizio è stato raggiunto da un ordine di trasferimento d’ufficio per incompatibilità emesso dal Questore di Crotone, Luigi Botte. Il leader nazionale del Coisp, Franco Maccari, ritiene le misure sanzionatorie nei confronti di Massimo Lupo decisamente esagerate e francamente fuori luogo, in quanto non ci sono elementi oggettivi che giustifichino un provvedimento di tale gravità. Lo stesso Maccari ci ha tenuto a precisare che il Sovrintendente Massimo Lupo è un Poliziotto, con la “P” maiuscola, che svolge da sempre con passione il suo lavoro con enorme spirito di abnegazione. Il Coisp ha ricordato che, negli ultimi 10 anni, Massimo Lupo è stato promosso due volte per meriti straordinari ed ha ricevuto numerosissimi premi e riconoscimenti. Per di più gran parte della sua attività, Massimo Lupo l’ha svolta in servizio di controllo del territorio, in divisa su strada, con onore e guadagnandosi il rispetto delle persone con cui lavora e di tutti i suoi superiori (tra cui due Questori che hanno preceduto l’attuale Luigi Botte) che lo hanno valutato con estrema obiettività per quello che ha sempre dimostrato di essere: un ottimo Poliziotto che opera in una realtà complessa e difficile. Il Segretario Generale Maccari ha aggiunto che “un Poliziotto simile dovrebbe essere stato destinato già da molto tempo in sedi e posti più prestigiosi in quanto è una risorsa per la Polizia di Stato”. Sul “caso Lupo” il Coisp, attraverso il suo Segretario Generale, ha inviato una lettera al Capo della Polizia con allegato un corposo fascicolo contenente atti da dove scaturisce il cortocircuito innestato al di dentro della Questura di Crotone. In tale lettera è stata chiesta un’ispezione ministeriale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza.