Innanzitutto cerchiamo di capire bene cosa s’intende per “Royalties”. Le compagnie petrolifere che estraggono idrocarburi in Italia devono versare allo Stato il valore di una quota percentuale del greggio o gas estratto (aliquota di prodotto), chiamato appunto comunemente royalty. Le somme incassate dallo Stato vengono in seguito distribuite tra le Regioni e i Comuni interessati dalle attività di estrazione degli idrocarburi seguendo specifiche direttive. In buona sostanza a Cirò Marina, come per tutta l’area di Crotone, spettano questi fondi “di diritto”. La Giunta regionale calabrese però, puntualmente rinvia l’appuntamento con l’erogazione dei fondi per i comuni crotonesi, spostando il tiro di volta in volta, con richieste più o meno legittime. Ultima delle quali quella di redigere, nelle giunte comunali, un piano su come utilizzare i proventi delle Royalties. La giunta Siciliani, ha pensato per esempio di destinare l’utilizzo di questi fondi, ben 616.552,70 euro, per lo più ad opere di bitumazione delle strade (leggi nel dettaglio).
“Pur riconoscendo lo stato deficitario delle nostre strade, riteniamo però che si venga a mancare in questo caso, nello spirito stesso delle Royalties e della legge che ne ha consentito l’attuazione, che è quello di investire per l’occupazione, per lo sviluppo e per la crescita economica del territorio – affermano i giovani del PD di Cirò Marina. Esse quindi non si devono sostituire alle spese ordinarie, ma rappresentano una occasione seria per interventi che darebbero un riscontro prima di tutto occupazionale, e comunque di sviluppo economico e sociale, e non di semplice manutenzione. Con le Royalties potremmo realizzare progetti che garantirebbero magari delle entrate per poi dopo utilizzare queste ai fini del mantenimento del decoro e della funzionalità dell’arredo urbano; oppure con una somma così importante potremmo risolvere almeno uno dei “problemi cronici” del nostro paese, come ad esempio un sotto/sovrappasso ferroviario, oppure intervenire sull’erosione costiera o realizzare una strada che colleghi meglio località Brisi con la città. Insomma un intervento di oltre 600 mila euro che lascerebbe un segno tangibile dell’utilizzo di questi proventi. Servirebbe a nostro avviso una più seria progettualità in merito, alle già poche opportunità che abbiamo, e magari un maggiore coinvolgimento di tutte le forze politiche”.