Non si placa la polemica nata dalle “provocazioni” del sindaco di Cirò Marina sull’eliminazione della strada ferrata, dalla quale è nato un botta e risposta tra il primo cittadino e l’Associazione Ferrovie in Calabria. In merito riportiamo le dichiarazioni di Vittorio Lascala in risposta alla nota di Siciliani (leggi): “Gentile Sindaco, se lei non capisce come il sottoscritto abbia potuto attribuirle la volontà di chiudere la ferrovia Jonica, le rispondo citando alcuni suoi interventi, facilmente rintracciabili tramite una semplice ricerca: “In subordine, si chiede di eliminare completamente la strada ferrata garantendo la comunicazione con un servizio bus, verosimilmente, molto più economico!” il 15 Giugno 2014; “Visto che il servizio di Trenitalia non è più da considerarsi di pubblica utilità, smantelliamo i binari che attraversano i comuni per rendere più vivibile i nostri paesi” il 29 Novembre 2011; e infine “La presenza della linea ferrata nelle cittadine della costa ionica, di fatto spezzate dai binari ha rappresentato di certo più un limite che un vantaggio. Così come sono e col servizio attuale, quei binari sono più un ingombro che una utilità” il 17 Giugno 2011.
Sono da considerarsi tutte mere provocazioni? Spero. Sindaco, a Cirò Marina ci sono stato, avendo vissuto per 12 anni in un paese direttamente confinante col suo. La situazione di quei due passaggi a livello la conosco bene, e le posso citare, in appoggio al disagio da lei evidenziato, anche le svariate volte in cui la fila di auto arrivava fino alla S.S.106 compromettendo anche la viabilità dell’importante arteria stradale. Ma lei, probabilmente, non ha colto il senso del messaggio: le sembra esemplare, razionale, logico, richiedere lo smantellamento di un’infrastruttura solo a causa di due passaggi a livello che potrebbero invece essere benissimo oggetto di velocizzazione? O spingere ulteriormente verso la costruzione di due sottopassi stradali? Cosa c’entra chiudere la ferrovia con tutto ciò?
Lei inoltre mi chiede di battermi per il ripristino dei treni a lunga percorrenza, per migliorare il servizio regionale, per far giungere in Calabria treni moderni. Ottimo, ciò vuol dire che lei non conosce – o fa finta di non conoscere – l’operato dell’Associazione che rappresento. Chiudo con una semplice richiesta: mi faccia sapere in cosa si sostanzia nel dettaglio la “realtà che non c’è” che io, a suo dire, rappresenterei. E, soprattutto, pretendo che lei non taccia”.