Approvato con i soli voti della maggioranza il bilancio previsionale dell’esercizio finanziario 2014 che, come sottolineato e ampiamente illustrato dall’Assessore al Bilancio, Sergio Ferrari, rispetta il principio di pareggio fra entrate e uscite. 13 milioni di entrate previste fra Tasi, Tari e Imu, entrate extra-tributarie e trasferimenti statali, a fronte di una spesa di 12.790.000 di euro. Sulle spese, Ferrari nel suo intervento ha voluto rivolgere un “invito” ai colleghi del Consiglio, al fine di non produrre impegni finanziari superiori alle somme stanziate. Questo anche perché nelle prescrizioni ministeriali la spesa corrente dovrà essere uguale o inferiore a quella dell’anno precedente. Nelle prescrizioni, altra novità, voluta dal ministero, l’inserimento del fondo svalutazione, obbligatorio per tutte le amministrazioni d’Italia che deve essere predisposto al fine di potere salvaguardare e compensare eventuali minori entrate che il gettito fiscale potrebbe determinare. Altro elemento, ancora non definitivamente acquisito dal punto di vista tecnico amministrativo, è la richiesta avanzata alla Cassa Depositi e prestiti, per 7 milioni di euro, su proposta della Commissione liquidatrice inseritasi dopo il dichiarato dissesto finanziario. La somma, se saranno accertati le condizioni di sostenibilità economica, cioè se lo stesso assessore Ferrari unitamente alla Giunta, valuterà che l’Ente potrà farsi carico del mutuo, senza intaccare la capacità finanziaria dello stesso Ente nel fare fronte agli impegni correnti, permetterà di chiudere definitivamente il dissesto.
Questo il cuore di un Consiglio Comunale che, oramai sembra ripetersi, ha visto presente solo la maggioranza, eccezione fatta per una breve parentesi iniziale del consigliere Carluccio e del consigliere Parrilla, intervenuto solo sul punto del bilancio, un bilancio previsionale, và detto in conclusione, ci è parso, che sicuramente sarà oggetto di “aggiustamenti e integrazioni”, come peraltro previsto per legge. Tutti approvati i ben 13 punti posti all’odg, a cominciare dalla sostituzione del dimissionario vice presidente del Consiglio, Giovanbattista Pucci, oggi assessore alle politiche giovanili, con Vincenzo Chiarelli. Tutti approvati anche gli altri punti con la decisione che la Tari sarà pagata con due rate al 30/11 e al 30/12, mentre le aliquote per i privati cittadini subiscono una variazione e cioè non si pagherà più rispetto ai metri quadrati posseduti, ma in base ai componenti il nucleo familiare. Ad esempio se in Via Salvogaro è presente una famiglia composta da cinque persone e avrà un appartamento di 90 mq, abitazione principale, si vedrà applicare una tariffa variabile di 203,155521, una tassa fissa di 0,307021 per un totale di 242,00 euro comprensivi di addizionale provinciale; un ristorante in Via Togliatti di mq 120, avrà una tariffa variabile di 10,357640, una tariffa fissa di 2,393883, per un totale di 1.607,00 euro e così via. Apprezzabile, crediamo noi, in linea con la tanto auspicata difesa dell’ambiente e della salute pubblica, è stata anche la decisione, di inoltrare al Ministero competente la richiesta di delocalizzare le stazioni radio base per la telefonia pubblica, disseminate nella città. Non per creare allarmismi, ma di fronte alla mancanza di risposte certe sul danno o meno che queste possono produrre, da parte delle Asl e degli Istituti, potendo quindi supporre che queste possano essere causa di danni irreparabili per la cittadinanza si individuerà un’era dove appunto “delocalizzare” le stazioni e le antenne. A margine del dibattito, Ferdinando Amoruso, pur confermando la sua adesione al gruppo consiliare di maggioranza, ha annunciato che a seguito della sua nomina nel consiglio nazionale del neo “Centro Democratico”, allo stato si costituisce quale rappresentante politico del neo movimento in seno al Consiglio Comunale di Cirò Marina.