La delegazione di Cutro di Confcommercio ha avviato la prima indagine consuntiva sulla stagione estiva. Indagine che l’associazione di categoria ha voluto portare avanti tra gli imprenditori del settore turistico, soprattutto quelli che lavorano e investono tempo, risorse e denari, proprio nella frazione di Steccato, la parte del territorio naturalmente votata al turismo. “Le prime risposte a questa indagine non sono per nulla positive” – afferma il presidente Giuseppe Scandale. “Imprenditori, associazioni culturali e semplici cittadini denunciano la totale assenza di servizi, che sommata ad un’incuria generale della costa e soprattutto ad una totale assenza di programmazione trasforma la stagione estiva da opportunità in totale emergenza. Confcommercio ha deciso di non limitare la propria azione al puro sindacalismo di settore, ma sta cercando, in più modi, di essere soggetto propositivo e attivo per il territorio, ma soprattutto ha deciso di voler dare voce alle esigenze del territorio, cercando, parallelamente, di dare spazio ed energia alle iniziative positive in difesa della costa e dell’ambiente. Un esempio pratico di questa tipologia di azione è stata la manifestazione organizzata dall’associazione “Marevivo”, dal titolo “ma il mare non vale una cicca?” (leggi articolo), svolta proprio sulle spiagge di Steccato, e sostenuta da Confcommercio, manifestazione in cui si sono distribuiti centinaia di posacenere ecologici così da ridurre la presenza di mozziconi di sigaretta in spiaggia. Una manifestazione che l’associazione di categoria ha fortemente sostenuto proprio nell’ottica della difesa delle spiagge e della costa cutrese. Confcommercio avevano cercato una dialogo costruttivo con l’amministrazione comunale o parte di essa, anche se poi, purtroppo, ci si deve confrontare con la realtà, con i problemi veri della gente, con le esigenze di un territorio che ha tutte le potenzialità per crescere, ma nessuna possibilità di riuscirci a meno di cambiare mentalità e metodi. Dai primi riscontri sull’indagine condotta da Confcommercio risultano già evidenti le più grosse criticità del territorio. Spiagge sporche, rifiuti per strada e abusivismo commerciale sono le problematiche più riscontrate tra gli addetti ai lavori.
L’inefficienza della polizia municipale, alcuni giorni completamente assente, è un segnale preoccupante, perchè, giusto per fare un esempio pratico, la presenza di venditori ambulanti proprio davanti gli esercizi commerciali non è solo un problema o una macchia del panorama, ma crea seri disagi anche economici, soprattutto a chi, in questo periodo di profonda crisi, aspetta la stagione estiva per cercare di far sorridere i propri bilanci aziendali. Ma la cosa che più di tutte ha creato problematiche è stata la totale assenza di un interlocutore istituzionale. La presenza dell’ufficiale di governo, negli anni precedenti, aveva sopperito a questa problematica, presenza che quest’anno, purtroppo non si è avuta. E nemmeno il lavoro del vice sindaco Squillace, sempre presente e con un impegno degno di nota, ma senza alcuna risorsa o capacità di risolvere realmente i problemi. Altra assenza rilevante è stata quella del sindaco Migale, che, quest’anno, si è tirato indietro anche al confronto pubblico richiesto da cittadini ed esercenti. Non si può pensare di gestire un territorio, soprattutto in un periodo di massima affluenza come quello estivo, rimanendo lontano dalle reali problematiche della gente. Come si sosteneva in precedenza, c’è la reale e vitale necessità di cambiare mentalità ma soprattutto di trovare uno scatto d’orgoglio che consenta al nostro territorio di far primeggiare la propria identità. La festa del SS Crocifisso, la festa del pane e la partita di scacchi viventi sono tre eventi che dovrebbero attirare a Cutro migliaia di curiosi e turisti da tutta la costa e che invece rischiano di diventare momenti di folclore per i residenti e per gli emigranti di ritorno a casa. Manca, evidentemente, una seria programmazione, che dovrebbe coinvolgere tutta l’amministrazione e soprattutto tutte le energie vive del territorio cominciando proprio dalle associazioni di categoria. Cutro ha un mare, una costa e un clima che consentirebbero di avviare la stagione estiva già da maggio, ma come si può pensare di attirare turisti se a luglio le strade sono ancora un cantiere aperto? Così come sottolineato da tanti cittadini e commercianti? L’assenza di programmazione danneggia anche le poche iniziative positive portate avanti. L’attuale assessore al bilancio, Giancarlo Arabia, ha iniziato un serio dialogo proprio con Confcommercio, la quale ha suggerito una destinazione d’uso ben precisa al fondo di garanzia: prodotti tipici e turismo. Ma a che serve sostenere il settore turistico quando le spiagge e le strade sono sporche? Se non si adegua il contesto, sociale e ambientale, qualsiasi tipo di investimento rischia di diventare un boomerang proprio per l’imprenditore stesso. La politica, ed in modo particolare i partiti tutti, devono fare il salto di qualità richiesto: cambiare generazione, rinnovare i linguaggi e dare spazio a queste nuove energie. Questo è ciò di cui ha bisogno il nostro territorio”.