Emergenza rifiuti, la Regione chiude la linea dell’umido. Una scelta maturata a causa della morosità di diversi comuni, che non sono in regola con i pagamenti della tassa di smaltimento. Primi, gravi disagi sulla raccolta degli rsu. Una scelta scellerata che rischia di mandare in fumo tutti gli sforzi dell’Amministrazione comunale e gli entusiasmanti risultati raggiunti finora dopo l’avvio del nuovo programma di raccolta differenziata. In questo modo si umiliano le realtà virtuose e si mortificano Città esemplari come Rossano. Che, nell’ultimo decennio, non solo si è presa in carico l’onere di ammortizzare le diverse emergenze, raccogliendo a Bucita gli scarti di mezza regione, quanto ha provveduto, con solerzia, a ripianare il debito pregresso e maturato dal 2005 al 2013 e ad avviare un progetto di differenziazione dei rifiuti, in linea con le direttive nazionali ed europee, che sta dando risultati eccellenti.
Antoniotti: Perché gli Enti locali hanno il dovere di osservare le regole se poi chi è demandato a farle rispettare è il primo a disattenderle? È ormai da giorni che la linea dell’umido e quella dell’indifferenziata, sull’impianto di raccolta e trasferimento di Bucita, sono bloccate e si stanno registrando nuove criticità su tutto il territorio comunale a causa dell’impossibilità a provvedere alla regolare raccolta della spazzatura. I conferimenti in impianto sono costantemente monitorati dai tecnici dell’Ufficio Ambiente del Comune di Rossano e presidiati dall’Assessore al ramo, Natale Chiarello, in stretto contatto con il Sindaco Antoniotti.