Si è conclusa al Teatro Nuova Sanità di Napoli la sesta edizione del “Premio Landieri 2014”, dedicato ad Antonio Landieri, giovane disabile di 25 anni, vittima innocente di mafia ucciso il 6 novembre del 2004. Il premio Migliore regia, quest’anno va alla calabrese Camilla Cuparo, originaria di Cutro comune del crotonese, per lo spettacolo “Uccidete le Madri – I Sette Peccati Capitali – Superbia”, del quale è anche drammaturga, con la seguente motivazione: “Tratto da una storia vera calabrese, Uccidete le Madri è un capolavoro registico – magistralmente diretto da Camilla Cuparo – che affonda le sue radici nel rapporto tra madre e figlio e tra bene e male”.
Caratteristica importante del Premio è che non si invia materiale per concorrere all’assegnazione ma i responsabili del Premio e l’associazionismo napoletano, premiano i 50 spettacoli Nazionali che maggiormente si sono distinti per l’impegno civile, sociale e politico. La Cuparo è drammaturga e regista teatrale ma anche pittrice e pianista, fondatore e direttore artistico dell’Associazione Culturale “La Piccola Bottega delle Arti”. “Uccidete le Madri”, lo ricordiamo, fa parte di uno studio pittorico/teatrale sui Peccati Capitali. Interprete straordinario del monologo è l’attore napoletano Luigi Iacuzio, interprete, tra l’altro, anche di altri due spettacoli della Cuparo sui Peccati. La regista ci tiene a ricordare che il disegno luci di “Uccidete le Madri” è affidato non ad un tecnico, ma ad un altro grande regista e autore calabrese, Rosario Mastrota, che con la sua sensibilità amplifica e potenzia drammaturgia e recitazione. La Cuparo non è la prima calabrese a vincere questo prestigioso premio. Nel 2011, miglior attore fu assegnato a Dario De Luca e, nel 2012 a Saverio La Ruina, entrambi attori Calabresi, entrambi fondatori della compagnia “Scena Verticale”.