“Apprendo da ilCirotano il contenuto della missiva dimissionaria del Consigliere Amoruso (leggi). Sbigottito e frastornato dal contenuto e dalle motivazioni date dallo stesso Amoruso Nando nella missiva indirizzata al Sindaco Roberto Siciliani, ad una prima lettura ho pensato che “Nando” fosse animato dalla delusione dei risultati ottenuti nella appena conclusa ultima campagna regionale; poi dopo attenta analisi del contenuto e riflessioni sul percorso che hanno animato e portato il Consigliere a conclusioni affrettate e poco ragionate, mi sento in dovere di rispondere in qualità di capogruppo” – è quanto afferma il consigliere di maggioranza Franco Ferrara. “Il Consigliere Amoruso dall’alto della sua esperienza politica avrebbe potuto seguire un iter politico semplice e limpido quale informare verbalmente prima e/o dopo eventuale discussione, il capogruppo il quale avrebbe provveduto a fare edotto il Presidente del Consiglio e lo stesso Sindaco”.
“Successivamente lo stesso Amoruso avrebbe potuto prendere le proprie libere decisioni. Mi preme ricordare al caro Nando che tutte le campagne politiche sono di per sé anomale e questa del 23 u.s. non è stata di meno considerati i candidati locali e le relative appartenenze politiche e personali. Dai risultati finali si evince una condivisione anche da parte dei consiglieri comunali di maggioranza verso un candidato che ha raccolto ampi consensi locali, provinciali e regionali. La stessa campagna elettorale vivace e libera è stata animata da correttezza politica e da scelte personali per le quali nessun componente di maggioranza ha stretto patti. Ancora mi corre l’obbligo precisare con forza che la tua persona, sin dall’inizio di questa fase amministrativa è stata sempre e comunque oggetto di solidarietà e stima da parte di tutta l’Amministrazione in carica. Basterebbe solo ricordarti le funzioni assunte in seno all’Amministrazione (vicesindaco, nonostante quarto eletto). Quanto accaduto è solo frutto delle tue “libere” scelte politiche per le quali nonostante lo sforzo e l’impegno nell’attenta lettura della tua missiva mi riesce difficile capire le effettive motivazioni che proprio oggi ti hanno indotto a scegliere una collocazione negli scranni dell’opposizione. Come collega per la stima che ci ha sempre legati ti invito ad una profonda, libera e autonoma riflessione e che la stessa possa condurti ad un ripensamento politico sano e ragionato”.