“Dovete darmi 15 mila euro, sono i miei soldi”. Questo urlava, arrampicato su un traliccio dell’Enel, a un’altezza di oltre tre metri da terra, Vincenzo Manica pensionato 71enne di Rossano Calabro, che già nei giorni scorsi aveva protestato. Il luogo è sempre lo stesso, la sede delle assicurazioni Generali a Treviso. Qualche giorno fa l’anziano si era incatenato appena fuori dai cancelli, mercoledì mattina invece si è arrampicato sul traliccio ed è rimasto lì per oltre un’ora, mentre il personale delle Generali, i carabinieri e i vigili del fuoco cercavano di convincerlo a scendere. L’uomo, dopo aver protestato nelle sedi calabre della società di assicurazioni, è salito in Veneto con la sua auto nella quale vive da ormai una decina di giorni. E’ disperato perché dice di essere stato truffato da un finto assicuratore, che lo ha convinto a sottoscrivere una polizza per la quale avrebbe versato 15 mila euro in contanti e 7 mila euro in titoli perdendo tutto.
La scorsa settimana, i dirigenti di Generali lo avevano ricevuto e gli avevano proposto di chiudere la vertenza, ma le condizioni offerte dall’ente assicurativo non lo avevano convinto. Mercoledì mattina l’ennesima protesta. Dopo essere rimasto a lungo aggrappato al traliccio, l’anziano è stato convinto a scendere e aiutato dai vigili del fuoco. E’ stato quindi soccorso dal personale sanitario che ne ha valutato le condizioni di salute, il 71enne era infatti molto scosso e provato. Sul posto anche i tecnici dell’Enel che, per precauzione, hanno disattivato l’energia elettrica dal traliccio. Non appena si è ripreso, l’anziano è stato nuovamente ricevuto dai dirigenti di Generali con i quali ha definito un accordo. Gli hanno consegnato gran parte della cifra che aveva perso e l’anziano è così ripartito verso la Calabria.