Al termine di un’attività investigativa durata quasi due anni, all’alba di oggi oltre 400 finanzieri, con l’ausilio dei baschi verdi in tenuta da ordine pubblico, delle unità cinofile e del supporto degli elicotteri ed unità navali, hanno circondato e perquisito in ogni angolo la località “Timpone Rosso” di Cassano allo Ionio, da anni ritenuta la roccaforte del clan degli Zingari ed hanno eseguito un provvedimento di fermo nei confronti di 33 soggetti tra Calabria, Puglia, Basilicata, Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia. Più di tre tonnellate di stupefacente sequestrato tra cocaina, eroina e marijuana, oltre al rinvenimento di numerose armi (tra cui kalashnikov) e la cattura di un pericoloso latitante. Questo il bilancio dell’intera operazione antidroga denominata “Gentleman” condotta dalle fiamme gialle.
Le indagini hanno delineato l’attività delittuosa dei sodalizi criminali riconducibili a Solimando Filippo ed Abbruzzese Luigi, ritenuti i soggetti alla cui egemonia risultano soggiogate la locale di Corigliano Calabro e la ‘ndrina degli zingari di Cassano allo Ionio, compagini storicamente dotate di autonomia ed accertata operatività criminale nell’ambito del traffico internazionale di stupefacenti. Due anni di serrate attività di indagine hanno dimostrato come detta organizzazione avesse accesso ai mercati sudamericani, per la cocaina ed a quelli dell’est europeo, per l’eroina e la marijuana, così da importare a prezzi assolutamente concorrenziali ingenti partite di stupefacente. Le investigazioni hanno svelato l’esistenza di una fitta rete di pericolosi narcotrafficanti internazionali in grado di movimentare grossi quantitativi di marijuana dall’Albania verso l’Italia, nonchè di cocaina ed eroina.La droga complessivamente sequestrata, infatti, una volta lavorata ed immessa in commercio, avrebbe fruttato all’organizzazione oltre 45 milioni di euro. Colpito anche il patrimonio accumulato dai principali arrestati, costitutito da beni immobili, quote societarie, autovetture di lusso, ed imbarcazioni.