E’ stata scelto un luogo pubblico, una piazza, tradizionalmente luoghi deputati storicamente a trattare, da parte dell’opinione pubblica, della res pubblica, del modus vivendi del popolo, della sua civiltà, delle sue speranze, della sua vita. Domenica in Piazza Diaz, promossa dal coordinamento giovanile provinciale di Forza Italia, si è svolta una manifestazione pubblica per rilanciare e gridare ancora una volta la voce in favore dei due nostri Marò che ancora sono tenuti “sotto scacco” dalle autorità Indiane. A parte i tanti simpatizzanti del movimento giovanile Forzista, non vi era tanta gente ad unirsi alla voce dei giovani di Forza Italia, il che lascerebbe pensare alla solita “contrapposizione” fra gli schieramenti politici. Optiamo invece a credere che la disaffezione alla politica ha reso e sta rendendo incomprensibilmente insensibili i giovani sia alla politica che alle grandi questioni umane e umanitarie, forse perché attanagliati come si è a dovere affrontare questioni di “sopravvivenza sociale”, lavoro e Istruzione su tutti. A presentare la manifestazione, il coordinatore provinciale, Romano Liotti che per l’occasione ha ricevuto l’appoggio di tutti i coordinamenti provinciali di Crotone e della stessa Vice Coordinatrice Regionale, Wanda Ferro, intervenuta per l’occasione.
La manifestazione è stata organizzata perché, come si ricorderà, il 15 febbraio di tre anni fa, Massimiliano La Torre e Salvatore Girone son stati tratti in arresto dalle autorità Indiane, mentre in acque internazionali avveniva l’uccisione di due cittadini Indiani. Dal 2012 quindi, i due fucilieri sono ingiustamente trattenuti in India per un reato che in ogni caso andrebbe giudicato in altre sedi, certo non da un tribunale indiano. Poco efficaci fino ad oggi, nonostante tre governi succedutosi e quattro ministri, oltre l’attuale Alto rappresentante per gli affari Esteri dell’Unione Europea, Federica Mogherini, sembrano essere state le azioni concertate per riportare in patria, i due fucilieri. Come è stato detto durante gli interventi di Romano Liotti e di Wanda Ferro, si spera che possa sortire qualche effetto l’interrogazione presentata alla fine di dicembre alla Commissione Europea avanzata da oltre 90 eurodeputati bipartisan per l’attivazione immediata di tutti gli strumenti politici e diplomatici dell’Unione per la tutela dei cittadini europei Girone e La Torre.
Nella stessa interrogazione si chiedevano che si considerasse anche una sospensione delle trattative sugli accordi per il commercio tra India ed Unione Europea, che forse, sono alla base del contendere, come ha detto Liotti. In sostanza, non è stata una manifestazione politica, ma da parte dei giovani di Forza Italia un volere stimolare tutti e ognuno per la proprie capacità Istituzionali e umane ad attivarsi più efficacemente affinché cessino le umiliazioni. Di Salvatore Girone e Massimiliano La Torre, che da ben tre anni sono privati della loro libertà (e senza capi di imputazione!), così da permettergli di tornare in Italia, alla loro vita e alle loro famiglie. Una manifestazione, come dicevamo che ha avuto ben poco di politico e invece ha lanciato per bocca dei giovani del coordinamento provinciale di Forza Italia, un invito all’unione d’intenti, all’unione de ragionamenti, all’impegno comune per una società ed umanità più giusta che nelle proprie Istituzioni più alte deve trovare sostegno e appoggio. Condivisione accolta e sostenuta anche dal consigliere Ferrara che parlando a nome dell’Amministrazione Comunale nel suo breve intervento ha sottolineato che certi ragionamenti e certe battaglie è necessario che siano le battaglie e l’impegno comune di tutti, i giovani in particolare, che oggi più di ieri devono appropriarsi della piazza per gridare le loro ragioni, il loro impegno, il diritto a partecipare.