“Il pagamento dell’IMU Agricola, con i criteri iniqui con la quale è stata definita, è un salasso legalizzato che il Governo ha dovuto introdurre per trovare una copertura ai famosi 80 euro elargiti da Renzi” – così il deputato M5S Paolo Parentela membro della Commissione Agricoltura. Nel corso della prossima discussione alla Camera dei Deputati del “Decreto Mille Proroghe”, è stato presentato un nostro emendamento che ne chiede la proroga fino al 2016, nella speranza che in questo lasso di tempo ci sia un ripensamento da parte del Governo Renzi. Il mondo agricolo italiano non è d’accordo con il pagamento di questo assurdo balzello per più di un motivo: i nuovi parametri non tengono conto della complessità di tutto il territorio e, soprattutto, trascurano la funzione essenziale degli agricoltori nella tutela a presidio del territorio ed a beneficio dell’intera collettività. “Inoltre – aggiunge il deputato calabrese – quest’imposta si configura anche come una beffa, visto che il 2015 è l’anno dell’ “EXPO” che negli auspici dovrebbe porre al centro l’importanza del mondo agricolo e dei suoi rappresentanti, per il rilancio di una crescita sostenibile. E per questo abbiamo scritto anche a tutte le associazioni di categoria, così che facciano pressione sul Governo per spronarlo a fare marcia indietro”.