“Non è assolutamente accettabile che un uomo delle istituzione inneschi una così pericolosa caccia allo straniero portatore di malattie e che vieti ad una persona la libera circolazione per il suo paese” – affermano in una nota congiunta la Cooperativa Sociale Agorà Kroton, l’ARCI N.A. Crotone, la Cooperativa Sociale Kroton Community, la Cooperativa Sociale Baobab, l’Intersos Ong, la Prociv Arci Isola Capo Rizzuto, la Legacoop Calabria e Libera Crotone, sull’avviso emesso dal sindaco di Cirò Marina che vieta ai migranti presenti sul suo territorio di avvicinarsi nelle prossimità degli esercizi pubblici perché si sono verificati due casi di scabbia (leggi). “La nostra storia, passata e presente – continua la nota – è piena di manifestazioni discriminatorie nei confronti di singoli individui e di interi gruppi sociali, solo perché considerati diversi dalla massa. Dagli zingari agli ebrei, dagli omosessuali a tutti coloro considerati gli ultimi della società, sono stati vittime di pensieri deliranti che annientano la dignità umana. Contro di loro sono stati commessi atti terribili. Purtroppo però usare il passato non è esatto, in quanto ancora oggi vengono commesse azioni vergognose da coloro che dovrebbero garantire la libertà civile di tutti”.
Le associazioni citando l’Art. 3 della Costituzione scrivono “il primo cittadino, in quanto responsabile della sanità e della salute pubblica deve si garantire i controlli sanitari specifici, ma per tutti i cittadini senza ghettizzare e discriminare solo una parte della popolazione”. Il medico responsabile di Intersos Ong ha rilasciato la seguente dichiarazione: “E’ bene sottolineare che il contagio della scabbia avviene con contatti stretti e per tempi prolungati, ad esempio condividendo il letto o gli asciugamani. Per evitare la malattia basta lavarsi le mani regolarmente con normale sapone come si fa sempre. E’ molto più infettiva e pericolosa l’attuale influenza. A quale cliente di supermercato è richiesta un certificato di assenza di influenza?”. Le associazioni invitano pertanto il Sindaco Roberto Siciliani “a volersi confrontare con chi da anni si occupa di migrazioni, sia nel campo sociale che in quello sanitario, per aver modo di conoscere una realtà del tutto diversa dai soliti populismi dilaganti in questo periodo e promuovere interventi che possano essere realmente efficaci nelle battaglie contro le discriminazioni, le diseguaglianze e le discriminazioni sociali al di là che esse siano subite dagli autoctoni o dai migranti. Non esiste la persona o il migrante portatore di malattie, ma esistono istituzioni assenti e incapaci di dare giuste risposte e dignità a tutte le persone”.
Cara sig.ra Caterina, purtroppo fare certe esternazioni, senza avere cognizione di causa, non è una cosa saggia, prima di fare determinate affermazioni, è bene che si informi un pochino.
Subito dopo le elezioni regionali 2014, è stato pulito tutto il plesso G. Ferrari, infatti, se ricorda bene la scuola è stata chiusa per 2 giorni dopo la tornata elettorale, e poi se si verificano manutenzioni straordinarie da fare nelle scuole, il Comune ha il dovere di intervenire tempestivamente, ma se l’Ente lo fà e poi viene criticato, come ha fatto lei, non mi sembra corretto.
Premesso che non sono razzista e che ho avuto molti amici di colore. Premesso che sono a favore di politiche di sostegno per quegli essere umani che rischiano la vita attraversando il mediterraneo per fuggire dalla guerra e dalle condizioni di vita dei loro Paesi. Ma è giusto fare una riflessione che riguarda il senso di civiltà che dobbiamo avere nei confronti delle persone socialmente escluse. Chiedo alle associazioni che hanno scritto questo articolo: è un segno di una società civile, ripeto società civile, vedere accattoni ad ogni angolo di strada? Per me non lo è. E’ come non abbattere le barriere architettoniche ed impedire ai disabili di accedere a tutta una serie di strutture e servizi. Per me non è civile vedere questa povera gente chiedere la carità. Non è civile per noi che li ospitiamo perché dimostriamo di non saper garantire loro condizioni di vita dignitose. Non è civile per gli stessi extracomunitari perché si umilia la loro persona.
Personalmente non ho la possibilità di verificare quanto si dice in giro in merito al fatto che diverse associazioni percepiscono soldi per assistere i migranti. Ma se questo assunto dovesse rivelarsi vero, allora significherebbe che le associazioni in questiona hanno una grossa responsabilità nel garantire la spregevole condizione di accattone a chi cerca, invece, condizioni di vita dignitose ed umane.
Ha fatto più che bene il sindaco ad emettere un’ordinanza del genere per evitare queste forme di accattonaggio che non hanno nessun motivo visto che chi chiede l’elemosina viene dal centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto ed ha oltre al vitto e all’alloggio anche una diaria giornaliera che non hanno neanche alcuni italiani che sono considerati “poveri”.
Dovrebbero fare il loro dovere a scuola con le disinfestazioni dopo le elezioni, e non fare lavori durante il periodo scolastico con gli alunni in classe,ve ne cito solo uno all’ edificio Ferrari hanno imbiancato un aula e il secondo giorno i bambini erano li che facevano lezione con i banchi pieni di pittura poichè non sono stati puliti a dovere. E parlano degli immigrati!