“Con la presente, il Circolo del Partito Democratico di Cirò ed il Consigliere di minoranza e Capogruppo del Partito Democratico del Comune di Cirò, dott.ssa Rosaria Frustillo, comunicano che quest’ultima, non prenderà parte al Consiglio Comunale congiunto tra i Comuni di Cirò e Cirò Marina, che si terrà nella giornata odierna”. Questo scriveva la segretaria del PD di Cirò, Rosaria Frustillo, nelle ore precedenti il Consiglio Comunale svoltosi a Cirò Marina e ed esteso anche ai consiglieri del Comune di Cirò, in accordo. Infatti, pronta è stata la risposta del Sindaco di Cirò, Mario Caruso, presente all’Assise di venerdì scorso insieme al sindaco Roberto Siciliani, “Non si tratta di un consiglio congiunto in sede deliberante ma di una assemblea congiunta in sede proponente. Ciò significa che raccogliendo le proposte dei singoli consiglieri si formulerà una proposta da deliberare successivamente nei rispettivi consigli.” Infatti, al termine di questo particolare e interessante consiglio allargato fra i due comuni, è stato deliberato di chiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri , Matteo Renzi, al Governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio, ed al Presidente dell’Anci Calabria, Vallone: “l’abolizione dell’Imu agricola e in subordine la revisione del criterio iniquo utilizzato dal decreto ministeriale del 24 gennaio scorso per l’applicazione del pagamento del tributo”.
Erano presenti insieme al Sindaco di Cirò, Mario Caruso i consiglieri Paletta, Mazziotti, Romano, De Fine e Durante, mentre per Cirò Marina, insieme al Sindaco Roberto Siciliani, i consiglieri di maggioranza, Ferrara, Ferrari, Gentile, Berardi, Barone, Salerno, Pucci, Chiarelli e di minoranza, Amoruso, Spataro e Russo. Proprio quest’ultimo, intervenendo ha innescato nella discussione, un altro elemento, poi ripreso anche dal consigliere di Cirò, Paletta: il superamento dell’inutile campanilismo fra Cirò e Cirò Marina che ad oggi non ha prodotto alcun frutto alle due comunità e l’invito a tutti a volere riconsiderare i tempi che forse dovrebbero vedere proiettati i due Comuni nel loro alveo naturale, cioè quello che era prima del 1952, anno in cui fu decretata la separazione che di fatto, possiamo dire sia socialmente che economicamente non è mai avvenuta.
Una elemento quello della ripresa formale dei contatti fra i due Enti, che è proseguito durante la serata e che aveva visto in apertura la dichiarazione dello stesso presidente del Consiglio, Giancarlo Fuscaldo, affermare: “per anni i due Comuni hanno affrontato separatamente i problemi che si sono presentati sul nostro territorio, non sempre ottenendo i risultati sperati e oggi, finalmente si registra la volontà che vede i due Comuni uniti nell’affrontare una problematica riferita ad una iniqua tassazione che va a colpire pesantemente il principale settore economico della nostra zona”. Da ciò “ il pressante invito ai rappresentanti politici dei due Comuni di avviare una seria ed attenta riflessione sull’opportunità di intraprendere un percorso comune nell’esclusivo interesse del territorio e dei suoi cittadini”.
Ritornando alle motivazioni che hanno indotto i due Sindaci a intraprendere questa iniziativa legata all’”iniqua applicazione dell’Imu” che andrebbe a gravare sia sui coltivatori diretti che sugli imprenditori agricoli, il Sindaco Caruso ha spiegato che questa nasce da una diversa applicazione dei criteri che escluderebbe Cirò e Cirò Marina dall’elenco dei Comuni Montani e svantaggiati. Senza entrare nella questione strettamente tecnica, le speranze sono riposte soltanto sull’esito dell’accettazione o meno di un emendamento al decreto legge che sarà reso definitivo il 31 marzo prossimo, presentato da un gruppo di parlamentari, che potrebbe fare ritornare i due Comuni nell’elenco di quelli, come previsto da un decreto del 1993, di Comuni montani o svantaggiati. Nel qual caso, il tributo per come è stato modulato, sarebbe sicuramente più “digeribile”. Anche perché, come ha detto nel suo intervento Ferrari, “Siamo stanchi di fare gli esattori passivi dello “Stato”, visto che il Governo Centrale ha già tagliato circa 250 mila euro dai trasferimenti, costringendo i nostri Comuni a fare solo da esattori per loro conto. Prossimamente in conclusione, ha detto il Sindaco Siciliani, saremo noi che faremo visita e ci uniremo ai colleghi Consiglieri di Cirò durante un loro prossimo Consiglio Comunale. La strada del dialogo sembra aperta.
come si è detto nell’assemblea congiunta Siciliani e Caruso stanno riscrivendo la storia dei comuni di Cirò Marina e Cirò, da troppo tempo vicini ma lontani allo stesso tempo