Pregiatissima Redazione, come di consueto, leggo le notizie del territorio, davvero garbatamente e puntualmente proposte. Ho constatato, con piacere che si valorizza il Borgo Antico in Cirò con rappresentazioni religiose varie: natalizie e, ultimamente, pasquali e sono davvero contenta per questo. Infatti, il Borgo è talmente caratteristico e incantevole che bisogna esaltarne le peculiarità. Se solo minimamente ho contribuito a tale esaltazione ne sono davvero felice.
Di cuore, ho pubblicato versi dedicati al luogo che “Il Cirotano” ha reso noti (leggi) e nel mio romanzo “Il profumo degli ulivi” vi sono descrizioni accorate e puntuali che evidenziano la suggestione del Borgo. Questi sembra collocato in un unicum spazio-temporale: un piede nel presente e uno nel passato, è un quieto angolo misterioso, memore di antiche storie e custode di intramontabili tradizioni. Si affaccia sulle colline e si schiude come un bel fiore in un verdissimo giardino. Il Profumo degli ulivi è stato letto da tante persone e molte si sono riproposte di visitare il Borgo, presto, la lettura della storia singolare e le descrizioni sono molto apprezzate e hanno suscitato nei lettori una magica attrazione. Così, stilo ancora una volta versi dedicati al caro borgo che fu dei miei avi e ove lasciarono una indelebile impronta.
Il Borgo antico
Nel borgo
si snocciola la vita,
tra momenti
animati e silenti,
tra scoscese viuzze
e sinuosi avvallamenti.
Alcune dimore
solinghe e abbandonate,
altre di solarità abbigliate.
Vicoli, vichi e calli
si rincorrono
come fili di collane di corallo.
Il borgo,
ogni dì, bisbiglia
la meraviglia
che il tempo passa,
ma la modernità non ha alterato
la semplice realtà
di ciò che è stato.
Ogni angolo,
ogni arco,
ogni balcone
del borgo trasmettono
del borgo ameno la visione,
I secoli sono passati
e passeranno,
ma la beltà del borgo
non cancelleranno.
Prof. Domenica Milena Arcuri Rossi