I giudici del Tribunale civile di Crotone hanno dichiarato inammissibile la richiesta di concordato preventivo che era stata avanzata dalla Sant’Anna Spa, la societa’ che gestisce lo scalo aeroportuale pitagorico, per evitare il fallimento. Il decreto e’ stato depositato nel primo pomeriggio di oggi contestualmente alla sentenza che dichiara il fallimento della societa’ di gestione, in accoglimento della richiesta che era stata avanzata nelle precedenti udienze dall’ufficio di Procura.
Non si conoscono ancora nel dettaglio le motivazioni che hanno indotto i giudici a rigettare la richiesta della societa’ ma sembra evidente che non abbiano ritenuto convincente il piano presentato dal gestore per ripianare, nell’arco dei tre anni, un deficit che ammonta a circa 6 milioni di euro. La Sant’Anna si era, infatti, impegnata a rientrare interamente dai debiti verso dipendenti ed erario e a ripianare il 9 per cento di quelli verso gli altri creditori non privilegiati ricorrendo, essenzialmente, all’aumento di capitale da parte dei soci (Regione, Provincia di Crotone, Camera di commercio, comuni di Crotone e Cutro) e alle risorse che i comuni della fascia ionica avrebbero dovuto versare girando all’aeroporto l’8% delle royalties del metano. Impegni che il Tribunale, evidentemente, non ha ritenuto sufficientemente certificati. Per quanto riguarda i voli della compagnia Ryanair, per il momento non sono a rischio, ma bisogno intervenire in fretta per evitare la chiusura dello scalo.
Tempo fa in una trasmissione televisiva, un noto comico proponeva di segare via dall’Italia il sud. Li per li era una battuta ma ora che faranno? Segheranno via la provincia di Crotone, visto che ci considerano proprio cosa inutile? Strade non ne abbiamo, treni non ne abbiamo, i corrieri espresso ci considerano pessima zona (uno per tutti TRACO viene solo 3 volte a settimana). Se ci ruberanno di nuovo l’aeroporto torneremo alle diligenze a cavalli? O dovremo accontentarci degli autobus privati (che tra l’altro godono di contributi regionali)? Che schifo ragazzi, che pena che mi faccio che continuo ancora a credere nella nostra terra ma soprattutto nei suoi abitanti i quali parlano, parlano, ma poi, nella solitudine della cabina elettorale continuano a premiare una massa di inetti imbroglioni che ci ripagano solo con paroloni e demagogia.
Meditate gente, meditate.
Ma come è possibile che da noi deve sempre finire tutto a ”schifio”?
Ormai dobbiamo rassegnarci a restare ”esuli”
Uno dei tanti risultati della nostra classe politica che negli anni hanno posto e continuano a porre gli intetessi individuali dei c.d. potenti come primari rispetto a quelli collettivi e dei poveri “nessuno”. Lo sviluppo del nostro territorio sopratutto lo sviluppo turistico continua ad essere un utopia.
E mo’? Poveri noi?