La Festa della Mamma è celebrata in molti paesi del mondo oggi, 10 maggio 2015. La festa della mamma è di quelle che si chiamano feste mobili: in Italia e in diversi altri luoghi è consuetudine che cada la seconda domenica di maggio. Fu proposta negli Stati Uniti nel 1868, su iniziativa delle pacifiste americane Ann Jarvis e di sua figlia Anna, e poi di Julia Ward Howe. Nel 1914 fu ufficializzata, e si stabilì che cadesse la seconda domenica di maggio: data che venne poi adottata in molti paesi occidentali, compresa l’Italia (a partire dalla fine degli anni Cinquanta).
SAN CATALDO – Sempre oggi cade la festa di San Cataldo, patrono in molti comuni come Taranto, Cariati, Cirò Marina e tanti altri. Cataldo nacque a Rachau tra il 610 e il 620. Divenne vescovo nel 670 e tra il 679 e il 680 si recò, per un pellegrinaggio, in Terra Santa. La leggenda narra che, mentre San Cataldo era a pregare sul Santo Sepolcro, gli apparve Gesù che gli ordinò di andare a Taranto e iniziare un’opera di evangelizzazione di quella città che risultava essere ormai in preda al paganesimo. Dopo il messaggio di Gesù, San Cataldo prese una nave diretta in Italia ed affrontò un lungo viaggio che lo vide approdare nell’attuale Marina di San Cataldo, località nei pressi di Lecce. Una vicenda della leggenda è relativa al fatto che, per placare una tempesta in mare, Cataldo avesse lanciato un anello in acqua. Proprio nel punto in cui fu gettato l’anello, nel Mar Piccolo si sarebbe formata una sorgente d’acqua, che ha preso il nome di ‘Anello di San Cataldo’ e che è tutt’oggi visibile. Approdato a Taranto, fece abbattere tutti i templi pagani e diffuse la parola di Dio soprattutto con le opere di carità, cercando di aiutare i bisognosi in tutti i modi possibile. Cataldo morì a Taranto nel 685, gli furono attribuiti molti miracoli, riguardanti guarigioni inspiegabili, come la restituzione della vista ad un cieco o, addirittura, la risurrezione di un muratore. Fonti e bibliografie consolidate vogliono che il 10 maggio 1071, mentre si scavavano le fondamenta per la riedificazione della cattedrale della città, distrutta dai saraceni nel 927, sia stata ritrovata, sulla scia di un profumo inebriante, una tomba, contenente il corpo attribuito al Santo con una crocetta aurea su cui, successivamente al ritrovamento fu incisa la parola “CATALDVS”.