Il nuovo libro della scrittrice e poetessa, Francesca Gallello, “Donna Rosa”, scritto con la speciale collaborazione di Tatyana Mamonovo e diffuso dalla Albatros Edizioni, è stato presentato al Salone internazionale del libro di Torino. Un libro dalla tematica forte che tratta della violenza sulle donne. Il Sindaco, Roberto Siciliani si è congratulata con la scrittrice ciromarinese per il suo lavoro e impegno nel sociale, definendola “fotografa” dei sentimenti umani”. Comune di Cirò Marina che fra l’altro è stato uno dei primi Comuni del territorio ad aver approvato in Consiglio (8 luglio 2013) una mozione contro la violenza sulle donne. Il libro “Donna Rosa”, la cui immagine iniziale è stata disegnata dalla stessa figlia, Roberta Marino, è stato presentato da nomi eccellenti della cultura e letteratura Italiana, come il grande Dante Maffia, scrittore, poeta, segnalato per il Premio Nobel per la Letteratura Italiana che ha definito Francesca Gallello “scrittrice romantica e forte allo stesso tempo, forza che è evidente nelle pagine del libro”, un libro che ha confessato “di aver letto la sera prima, e di esserne rimasto colpito, non solo dalle storie vere che scuotono l’anima, ma dalla semplicità e compostezza dei sentimenti nei forti contenuti di testimonianze che fanno del libro un vero documento sociale”. Francesco Tarantino, poeta, scrittore, giornalista e filosofo Calabrese, il quale ha detto di Francesca “magnifica scrittrice e seminatrice di sentimenti umani”. Massimo Pacetti, scrittore, giornalista torinese, che ha ringraziato Francesca per il magnifico ed importante documento sociale che il libro contiene.
Il dott. Armando Pagliaro, Direttore del Settore Cultura della Calabria, il quale ha ringraziato Francesca per l’importante lavoro, dicendo che “Donna Rosa” è un libro-documento che va assolutamente divulgato nelle scuole. A leggere alcuni brani del libro, l’attrice Imma Guarasci, la quale è riuscita ad emozionare il pubblico, calandosi nel personaggio, usando il metodo recitativo di Stanislavskij, che solo i grandi attori riescono a seguire. La sala per la presentazione, allestita nello stand della Regione Calabria, era gremita da amici e passanti che, incuriositi, si sono fermati ad ascoltare. Tra gli amici, l’industriale ciromarinese Eugenio Grandinetti, il quale ha comprato ben 50 copie del libro di Francesca, per regalarle alle donne che lavorano nella sua azienda. A guidare magnificamente la presentazione, Adriano Fiore, Direttore di Albatros. Nello stand della Calabria, magnificamente allestito, raccontata da immagini meravigliose di luoghi storici e di incanto della Calabria, dove le gigantografie dei magnifici Bronzi di Riace hanno fatto da cornice, accogliendo autori calabresi ed i loro editori.
La Gallello ci ha dichiarato: “Ho voluto trattare questa tematica perché mi sta molto a cuore avendo sempre lottato per i diritti della donna. Nel libro, continua Francesca Gallello, vi sono testimonianze vere di violenza sulla donna, testimonianze di dolore, di sofferenza, di paure, di delusioni, di solitudine. Donne che hanno deciso di raccontare la loro storia, il loro dramma, il loro dolore. Non sempre la donna è disposta a raccontare il proprio dramma, non lo fa per paura di essere giudicata, paura di essere “accusata e condannata” innocentemente, per un torto subito, e quindi paura di avere sofferenza su sofferenza. Spesso, infatti, la donna che ha subito violenza, viene quasi accusata di essersela cercata ( riferendosi magari alla gonna corta che portava o all’ora tarda in cui la violenza è stata fatta). Quante volte, infatti, sentiamo dire: “perché se ne stava in giro all’una di notte!” oppure “per come si veste, se l’è cercata”. Questi ed altri i motivi che spesso impediscono la donna a denunciare o a raccontarsi”. Nel libro è anche inserita la foto di un pannello dipinto dai bambini del Baby Kinder Park in occasione dell’8 Marzo, pannello che vuole rappresentare non solo una ricorrenza, ma l’impegno per un futuro migliore. A curare i dialoghi in vernacolo, il dialettologo, poeta e scrittore, prof. Giuseppe Virardi, Presidente del Rotary Club di Cirò Marina. La prefazione è stata scritta da Lucia De Cristofaro, giornalista, scrittrice , critico d’arte e direttrice della rivista Albatros. Il libro vedrà la sua prima presentazione a Cirò Marina e Crotone, in data che presto verrà comunicata. Il libro Donna Rosa sarà presente nelle librerie d’Italia e negli Stati Uniti.
INTERVISTA CON FRANCESCA GALLELLO
Come nasce Donna Rosa?
Donna Rosa nasce da un mio desiderio di creare uno sportello rosa, ma, si sa, che non sempre è facile riuscire a farcela da soli. Ho deciso, così, di creare uno sportello rosa su un social network. Non ho dovuto lavorare molto o creare un annuncio. E’ bastato scegliere un nome che fosse chiaro, dei link giusti, scrivere note e postare articoli sul tema, così, tutto è venuto da se. Quasi da subito, ho avuto richieste di amicizia e quasi da subito, alcune amiche, hanno iniziato a raccontarsi; mi chiedevano loro stesse di essere ascoltate.
Ma perché, le donne del libro, hanno scelto Francesca Gallello, per raccontare della loro
storia?
No! Non hanno scelto me, hanno scelto Donna Rosa. All’inizio non sapevano chi io fossi, naturalmente quando ho chiesto loro di poter pubblicare le loro storie, mi sono presentata.
Ma, Donna Rosa, sei tu?
Si!
Allora, perché hanno scelto Donna Rosa?
Hanno scelto Donna Rosa, perché lei è una sconosciuta, una donna che non incontreranno mai, una donna che non le giudicherà mai, una donna che ha messo a disposizione il suo tempo per ascoltare il loro dolore, il suo cuore per piangere insieme a loro, per asciugare le loro lacrime, per un consiglio, una parola di conforto, o anche, semplicemente, ascoltandole. Molte infatti, scrivevano senza fermarsi, al punto che dovevo leggere in fretta; ciò perché avevano desiderio, bisogno, di svuotare la loro anima, il raccontarsi, il raccontare di un torto e di un dolore subito. Certamente il dolore non verrà cancellato, ma, sicuramente, raccontarsi ha dato sollievo al cuore.
Quando hai deciso di fare di Donna Rosa un libro?
Una delle amiche di Donna Rosa, durante un confronto in chat, mi disse che le sarebbe piaciuto parlarne con altre; le sarebbe piaciuto consigliare e incoraggiare a denunciare le donne che, come lei, avevano subito violenza. Ma non aveva il coraggio. Le dissi che avrebbe potuto scrivere un articolo su un giornale e che, magari, avrei potuto farglielo pubblicare. Ma appena lo dissi, pensai: “e se ne facessi un libro?”. Non aspettai nemmeno un attimo e chiesi all’amica se sarebbe stata disposta a raccontarsi in un libro: disse di si. Tutto iniziò così. Le testimonianze raccolte sono tantissime, per l’esattezza settantasette, ma solo sette di loro mi hanno dato l’autorizzazione a pubblicare, naturalmente cambiando il nome e altri dati. Però, devo dire che più della metà avrebbero voluto raccontarsi nel libro, ma la loro paura di essere riconosciute era tanta.
C’è stata qualcuna che, dopo la pubblicazione del libro, si è pentita di aver dato il consenso per la pubblicazione della sua storia?
No! Anzi, il giorno in cui il libro è andato in stampa, ho aperto il profilo di Donna Rosa, per dare notizia del libro ed ho trovato dodici amiche che ci avevano ripensato e avrebbero voluto essere inserite nel libro. Ma ormai il libro era in stampa.
Il libro lo ha scritto Francesca Gallello o Donna Rosa?
Il libro lo hanno scritto tutte le amiche di Donna Rosa, raccontandosi tra le lacrime, raccontandosi nel dolore, con il desiderio di urlare al mondo la brutta esperienza, invitando ed incoraggiando le donne a denunciare.
Quindi Donna Rosa e Francesca Gallello, che ruolo hanno avuto e hanno in questo libro?
Donna Rosa (Francesca Gallello) ha prestato la voce, è la loro voce, il loro urlo di dolore, è quel grido di disperazione che non hanno la forza di urlare al mondo. Donna Rosa non vuole essere un libro scritto da una psicologa o sociologa, è un libro scritto da una donna che parla di donne. Non ho quindi la pretesa di aver scritto un libro che sia a livello di studio. Nel libro, infatti, racconto anche di me, di me bambina, di me donna.