I Carabinieri di Cosenza, nell’ambito dell’Operazione ‘Acheruntia’, stanno dando esecuzione ad una ordinanza di misure cautelari nei confronti di 7 soggetti. Tra costoro, vi sono alcuni elementi di spicco della cosca di ‘ndrangheta “Lanzino-Ruà”, tra cui un ex consigliere comunale di Acri (CS) e alcuni imprenditori, indagati, a vario titolo, di “associazione di tipo mafioso”, “estorsione aggravata”, “concussione”, “corruzione elettorale”, “usura”, “frode informatica” e “reati in materia di armi”.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro (Procuratore Aggiunto Dr. Vincenzo Luberto e Sost. Proc. Pierpaolo Bruni) e sviluppate, congiuntamente, dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Cosenza e dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rende, hanno consentito di delineare l’assetto della citata cosca in Acri, i cui appartenenti erano dediti, fra l’altro, a “condizionare” l’attività del Dipartimento Agricoltura e Forestazione della Regione Calabria e del Comune di Acri per l’aggiudicazione di appalti pubblici nel settore della forestazione a favore di società di riferimento dello stesso sodalizio di ‘ndrangheta.
In tal senso, sono state riscontrate “pressioni” nei confronti dei funzionari preposti alla trattazione delle pratiche che avevano dimostrato riottosità. In tale contesto risultano indagati anche l’ex assessore all’Agricoltura della Regione Calabria Michele Trematerra (Udc) (per concorso esterno all’associazione mafiosa) e Luigi Maiorano ex Sindaco di Acri (per concussione). Inoltre, veniva accertata l’attività di procacciamento di voti, da parte di esponenti del sodalizio di ‘ndrangheta, durante la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale. Le investigazioni hanno altresì evidenziato, oltre ad una serie di estorsioni e reati di usura ai danni di imprenditori e commercianti, l’imposizione fatta a vari commercianti per l’installazione nei loro locali di slot-machines e videopoker forniti da una società di riferimento della cosca.