La solidarietà che esponenti politici, regionali e nazionali, esprimono agli amministratori locali quando il loro territorio subisce danni causati da eventi catastrofici si deve poi tramutare in veri interventi per rimettere a posto ciò che madre natura ha danneggiato. La Frazione di Papanice (Crotone) aspetta dal 2012 interventi economici da parte della Regione per i danni subiti in occasione dell’alluvione. Del caso si stanno interessando parlamentari del M5s richiamando l’attenzione del Governo Nazionale. “Il governo intervenga con risorse finanziarie adeguate al ripristino dei danni subiti dalla Frazione di Papanice durante l’alluvione del 2012”. Lo afferma in un’interrogazione il deputato M5S Paolo Parentela, che aggiunge: “Per riparare i danni e scongiurare altri eventi di carattere idrogeologico, servirebbero oltre 900mila euro, di cui attualmente la Regione Calabria non dispone.
Il potenziamento del drenaggio profondo ed altri interventi di carattere tecnico, potrebbero scongiurare il rischio di altri danni a persone o cose, visto l’alto rischio della zona dovute alle particolarità geomorfologiche dei luoghi”. Altra nota del deputato penta stellato: “di recente è stata istituita, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Struttura di missione denominate ‘Italiasicura’, che ha avviato una fase di consultazione con le amministrazioni regionali per facilitare lo stato di attuazione degli interventi ricompresi negli accordi di programma stipulati dal Ministero dell’Ambiente con le diverse Regioni e finalizzati alla programmazione ed al finanziamento d’interventi urgenti per la mitigazione del rischio idrogeologico, ma non mi risulta ci sia traccia d’interventi da attuare nel centro urbano di Papanice”. Non solo la Frazione di Papanice, la Calabria tutta ha bisogno di una serie d’interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico nel breve e nel lungo periodo. Destinare risorse in tali ambiti, non servirebbe soltanto a mitigare il rischio, ma anche a risvegliare l’economia sopita dell’intera Regione. Prevenire è sempre meglio che curare e farebbe risparmiare enormi somme rispetto agli interventi per tamponare l’emergenza.