Sono scesi in mare con ogni mezzo, barche a vela di tutte le dimensioni, barche da pesca, gommoni, motoscafi, per lanciare il grido d’allarme sulla sicurezza del porto vecchio. Erano davvero in tanti, velisti, diportisti, piccoli velisti della scuola vela della Lni Crotone, pescatori e rappresentanti istituzionali che hanno raccolto l’Sos porto vecchio lanciato da Lega navale Crotone e Yachting Kroton club, le due associazioni, che da anni si battono per la risoluzione della questione annosa della messa in sicurezza di questa infrastruttura vitale per la crescita economica e turistica della città. “Abbiamo voluto lanciare questo grido d’allarme emblematico – ha spiegato Giovanni Pugliese, presidente della Lni Crotone – di solito sono le imbarcazioni a lanciare l’Sos verso il porto, stavolta è il porto che chiama aiuto, perché, soprattutto, in presenza dei venti da sudest si crea una situazione di pericolo per le imbarcazioni ormeggiate e le maestranze che lavorano sul porto”.
“Con le mareggiate di scirocco e levante – ha aggiunto Ugo Pugliese, presidente di Ykc – è pericoloso ormeggiare qui in inverno, sia per i crotonesi che per i diportisti che vorrebbero lasciare qui la loro barca. Un danno economico per l’intera città”. Quello che chiedono Lega navale Crotone e Yachting Kroton club sono risposte per una vicenda, che ormai non trova soluzione da decenni, a causa delle lungaggini burocratiche, bloccata in una sorta di rimpallo tra competenze di autorità portuale e Soprintendenza archeologica. Stamattina a rispondere all’appello c’erano l’assessore regionale all’Ambiente , Antonella Rizzo, il sindaco e presidente della Provincia, Peppino Vallone e l’assessore comunale all’Ambiente, Michele Marseglia, tutti si sono impegnati a intraprendere una linea comune per sbloccare la problematica del Porto vecchio. “Convocheremo subito – ha assicurato Rizzo – una conferenza dei servizi obbligando la Soprintendenza archeologica a spiegare le sue motivazioni”. “Anche il Comune si muoverà con una riunione di servizio – ha aggiunto Vallone – a cui inviteremo la Soprintendenza, che in questi giorni si è riorganizzata, e l’Autorità portuale”. Al sindaco, la Lni Crotone, nella persona del suo presidente, ha consegnato le firme di 5000 cittadini che hanno sottoscritto la petizione sulla messa in sicurezza del porto lanciata nei mesi scorsi Secondo le stime degli organizzatori al blocco simbolico hanno partecipato circa 80 imbarcazioni.