
Cinquanta alunni appartenenti alle classi IV e V dei vari indirizzi dell’IPSIA ”Anna Maria Barlacchi” di Crotone, in un viaggio d’istruzione grazie all’iniziativa culturale inerente al Progetto “Visita a Expo Milano 2015”. Ad accompagnare gli allievi le docenti Franceschina Fauci, Immacolata Liguori, Maria Rita Carlino. L’obiettivo dell’Expo è stato quello di educare la comunità globale su problematiche a cui l’umanità è chiamata a rispondere collettivamente, per lasciare in eredità alle generazioni future un pianeta sano e che possa dare da mangiare a tutti. Infatti il tema centrale è “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita”. Il delicato problema è stato anche argomentato ed affrontato dalle classi partecipanti al progetto, l’occasione per un dibattito globale sul diritto ad un’alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti gli abitanti della Terra.

Questo viaggio d’istruzione tra i padiglioni di” Expo Milano 2015” ha costituito per gli alunni l’occasione perfetta per approfondire, attraverso percorsi vari, il tema del cibo fuori dalle mura scolastiche ed entrare in contatto con la cultura e la tradizione dei molti Paesi partecipanti. Passeggiando lungo il Cardo e il Decumano – gli assi principali che attraversano l’area di un milione di metri quadrati su cui si ergono i Padiglioni dei Paesi, gli alunni in visita, hanno vissuto un’esperienza unica, personalizzata e coinvolgente. Particolare attenzione è stata rivolta al Padiglione Italia, lo spazio espositivo dedicato alla ricchezza geografica, storica, culturale e artistica del Paese che mette in mostra le eccellenze del “Made in Italy”. L’esperienza vissuta dai ragazzi, provenienti quasi tutti da piccoli centri della provincia di Crotone, la maggior parte dei quali al primo viaggio, ha rappresentato una grande opportunità di crescita personale e professionale. In questi giorni trascorsi insieme ai ragazzi si è avuto la possibilità di conoscerli a fondo non solo come alunni ma come persone, ognuno con una diversa identità e bagaglio spesso fatto di disagi, familiari e sociali. E’ stato gratificante, scrivono le insegnanti- vedere i ragazzi esprimersi in Italiano superando il pudore e la paura di sbagliare, rafforzando, così, l’autostima e la capacità di “ mettersi in gioco”.