Padre Giuseppe Pane, sin dal suo insediamento alla guida della parrocchia di S.Antonio, ha dato avvio a tutta una serie di attività. Padre Passionista del Santuario di Madonna D’Itria, il suo insediamento ufficiale avverrà sabato prossimo, 12 dicembre in coincidenza con la consacrazione della stessa chiesa che compie 16 anni. Per l’occasione interverrà S.E. l’arcivescovo di Crotone, Domenico Graziani che intorno alle 17 celebrerà la Santa Messa. Padre Giuseppe Pane, che della sua azione volta all’aggregazione sociale ne ha fatto una missione, ha alle suo attivo un apostolato di uomo che nelle sue priorità a i giovani, i ragazzi.
E’ ad essi che vorrà dedicare, come azione prioritaria, la creazione di un punto di incontro fra giovani e famiglie, con un oratorio, un punto di aggregazione sportiva socializzante, magari un gruppo scaut. Per questo, ha già avviato tutta una serie di contatti che vorrebbe fossero propedeutici alla rinascita del quartiere di S.Antonio e della zona nord della città, Via Tirone in primis. Per realizzare ciò, terrà da conto le già avviate attività dei suoi predecessori, padre Lombardo e padre e padre Gianni, aprendosi anche alle relazioni con l’associazione Cast e con il Centro Immigrati. Un’eredità di relazioni umane che padre Giuseppe Pane “Don Peppe”, così suole chiamarsi, vuole implementare al fine di diventare una vero e proprio punto di riferimento per la comunità zonale, confermando così la vocazione della parrocchia quale punto di accoglienza e di ascolto dei bisogni spirituali e non solo dei suoi fedeli. Dopo la sua inaugurazione nel lontano 2005, la parrocchia così si accinge, con rinnovata energia e fiducia, nell’anno giubilare, a dare forza all’impegno solidale e sociale, come chiesto da Papa Francesco.
Non ho nessun dubbio che Padre Beppe, come lo chiamavamo noi e i ragazzi che partecipavano ai campi scuola vocazionali organizzati da P. Carlo Scarongella, provenienti dalla Puglia e dalla Calabria, dal 1981 al 1991, abbia le capacità umane e pastorali, e una sensibilità speciale nel rapportarsi con i giovani e gli adolescenti. Ho avuto la fortuna e l’onore di conoscerlo in quelle settimane speciali e irripetibili di amicizia, vicinanza alla natura e al Signore che ce l’ha donata nella sua immensa bellezza, nel panorama montano della Sila, e purtroppo di perdere i contatti negli eventi che la vita a volte ci riserva in modo spiacevole e inaspettati. Mimmo gli augura da questo sito ogni bene e una guida illuminata della sua parrocchia ricca di gioie e frutti pastorali. Un abbraccio da Mimmo il cameramen che seguiva ogni vostro passo, i gesti le parole e ogni gioco che formavano il “pane” e l’esperienza di vita in quei campi scuola.