Emilio De Masi, dott. Ginecologo, già Consigliere regionale della Calabria la passata legislatura, Vice presidente della Provincia di Crotone nella terza amministrazione di centrosinistra, autore di diversi libri, l’ultimo in ordine di tempo: c’è futuro in Città. Ed è a proposito di quest’ultimo libro che abbiamo intervistato il dott. De Masi per farci dire il motivo che l’ha spinto a scriverlo quando a Crotone mancano sei mesi al termine dell’attuale amministrazione.
Dott. De Masi, Il titolo del libro termina senza punteggiatura, lascia questo compito ai lettori?
“Sì, graficamente senza punteggiatura. Ma opporrei un punto esclamativo allo scopo di indurre un ottimismo non di maniera ma reale. Del resto se, come cerco di scrivere nel libro, la politica si riappropria di tutta la sua dignità immancabilmente il nostro vivere si manifesterà in maniera diversa da com’è oggi”.
La politica è assente?
“Che versa in crisi è indubbia. In particolare, ed è questo il senso del libro, manca una politica per la città. Questo però, perché soffre una crisi economica e sociale datata e necessita più di altre città, medie, di una guida risoluta ed efficace che non può essere calata dal cielo ma va rintracciata in una politica affidata ad una classe dirigente più libera dell’attuale”.
Occorre cambiare l’attuale classe politica?
“Prevalentemente la classe politica non è libera da un costume nelle cui prestazioni si sono persi i suoi dettami di fondo; penso in particolare al clientelismo che in alcuni casi è diventato l’unico impegno attuale. Comunque va denunciata una mancanza di coraggio nel senso che si registra spesso un approccio troppo simile verso le grandi questioni a conferma di una timidezza che rappresenta le negazioni della principale negativa che non dovrebbe avere un saggio amministratore. La paura di affrontare le grandi questioni rappresenta esattamente la mancanza di progettazioni future”.
C’è qualcosa da salvare con riferimento all’attuale classe politica?
“Non casualmente nel precedente passaggio ho usato l’avverbio prevalentemente nel senso che esistono e vanno adeguatamente valorizzate, anche all’interno dell’attuale classe dirigente, personalità che manifestano attitudine ed una proficua attività politica. D’altro canto ogni punzone qualunquistica si riduce ad un mero impegno protestatario che allontana la politica da quella responsabilità di Governo che esige equilibrio, passione nel decifrare i problemi e allestirne soluzioni”.
Dopo aver letto il suo libro quali conclusioni potrebbero trarre i politici attuali?
“Come ho scritto nell’introduzione io spero che questo libro susciti un dibattito che al momento vedo fiacco e sporadico. Nessuna propensione pedagogica ma semplicemente un contributo alla riqualificazione della politica che è necessaria per ammissione di tutti”.
Le coalizioni di Centrosinistra e Centrodestra riusciranno a suscitare gli interessi degli elettori alle prossime elezioni amministrative?
“Devo dire che lo schema di alleanze è più complesso di quello che lei ha descritto. Ormai nel Paese c’è una tripolarità ma a Crotone, salvo ravvedimenti politici onesti, non è escluso che si apra uno scenario con una inedita quadripolarità e con un pronostico che seppellirà prepotenze e nostalgie di qualunque tipo”.