La capitaneria di porto di Corigliano chiarisce che il Decreto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali dello scorso 28 dicembre non ha in alcun modo permesso la pesca della cosiddetta “sardella”, tipo di pesca che quindi continua ad essere vietata. La notizia difatti anticipata qualche giorno fa da ilCirotano (leggi articolo) poteva essere fraintesa da alcuni lettori. “Il Decreto – spiega la Capitaneria – ha solo autorizzato la pesca di due specie molto simili al novellame di sarda, che sono il “rossetto” (Aphia minuta) e il “cicerello” (Gymnammodites cicerelus), ossia due specie di pesci di taglia molto piccola e che mantengono piccole dimensioni anche in età adulta, diversamente dalla “sardella” che è invece novellame e quindi è sarda o alice allo stato giovanile”.
“Peraltro, l’autorizzazione alla pesca di tali specie adulte – continua la Capitaneria – vale solo per un ristretto numero di pescherecci, compresi uno specifico elenco allegato al decreto ministeriale. Tali imbarcazioni peraltro sono autorizzate alla pesca solo rispettando rigide condizioni, ovvero utilizzando una sciabica da natante e rete a circuizione senza chiusura, e svolgendo tale attività entro la distanza di 3 miglia dalla costa; il permesso vale comunque solo fino al 15 aprile 2016. La pesca ed il commercio della “sardella” continuano ad essere tassativamente vietati, ai sensi dell’ormai noto Regolamento UE 1937/06, in vigore dal 2010 e le violazioni di tale divieto, lo si ricorda, hanno i caratteri di un reato”.