Nelle province di Reggio Calabria, Verbania, Firenze, Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Chieti, i carabinieri hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal Tribunale di Reggio Calabria nell’ambito dell’Operazione “Saggio Compagno 2”, su conforme richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di complessive 19 persone ritenute responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione abusiva di armi, ricettazione, favoreggiamento personale, danneggiamento seguito da incendio, spendita e introduzione nello Stato, previo concerto, di monete falsificate, violazione di disposizioni per il controllo delle armi ed in materia di armi clandestine, detenzione di stupefacenti, tutti aggravati dal metodo mafioso.
In particolare le indagini, che si sono avvalse anche delle propalazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia, hanno consentito di delineare gli assetti dell’organizzazione criminale nonché di acclarare l’appartenenza degli indagati, anche con ruoli di vertice, alle cosche “Petullà”, “Ladini” e “Foriglio” quali articolazioni autonome dell’associazione per delinquere di tipo ‘ndranghetistico nota come locale di Cinquefrondi, operante nel territorio dei comuni di Cinquefrondi e Anoia con ramificazioni in tutta la provincia ed in varie altre province.
I NOMI: Bruno Salvatore di 44 anni, Bruzzese Antonella, Bruzzese Giuseppe, Bruzzese Serafino, Foriglio Fortunato, Giovinazzo Raffaele, Ierace Francesco di 25 anni, Ierace Raffaele, Ladini Giuseppe, Monteleone Maurizio, Napoli Angelo, Papalia Domenico, Raco Antonio, Romeo Salvatore, Tigani Leonardo, Valerioti Antonio, Vomera Michele, Zangari Antonio.