Stop all’autovelox come strumento per fare cassa. I proventi derivati dalla multe, elevate per eccesso di velocità, devono essere utilizzati per migliorare la sicurezza stradale e non per ripianare i deficit delle amministrazioni locali. E’ la ‘doppia corsia’ sulla quale viaggia la mozione presentata dal deputato di Fi, Simone Baldelli, co-firmata dai gruppi di Ap, Sc, Lega Nord, Fdi, Fi, Al-Possibile e Cd, votata e approvata – con il parere favorevole del governo – in aula a Montecitorio. Secondo Baldelli l’uso degli autovelox, “è diventato per molti enti locali uno strumento sicuro per garantirsi entrate supplementari destinate agli scopi più disparati”.
Persa la finalità “preventiva e dissuasiva” di rilevazione delle infrazioni al codice della strada, scopo dell’autovelox è “multare il maggior numero di automobilisti e aumentare in questo modo le entrate derivanti dalle sanzioni in favore dei bilanci degli enti”. L’atto parlamentare chiede inoltre ai ministeri delle Infrastrutture e dell’Interno un impegno più vincolante per imporre agli enti locali di riferire con esattezza quanto incassato con le multe e la specifica destinazione del 50% dei proventi delle multe per la sicurezza stradale. Per i comuni inadempienti, deve essere introdotto un “sistema di sanzioni, efficace ed immediatamente applicabile”.