Puntuale come ogni anno, il Polo d’Infanzia Baby Kinder Park di Cirò Marina, ha dato sfogo alla voglia di divertirsi, mascherandosi e indossando i tipici costumi carnevaleschi, a tutti i baby del Polo, alle educatrici, coinvolgendo anche la parte genitoriale, che si è fatta interprete della voglia di divertimento e partecipazione ed ha contribuito fattivamente alle celebrazioni. Giovedì grasso e poi sabato sia durante l’orario scolastico che nel pomeriggio con l’apertura della ludoteca, i bambini si sono lasciati trascinare dalla musica allegra e coinvolgente che di solito accompagna queste celebrazioni. Caratterizzato da colori e schiamazzi, il carnevale è considerata la festa dell’allegria per eccellenza. Uomini, donne e bambini si vestono in maschera e partecipano a sfilate e balli variopinti, cercando di liberare la fantasia e di catturare un po’ di felicità.
Carnevale quindi come celebrazione del travestimento, di quella voglia ribelle che sovvertendo l’ordine naturale, vuole affermare la promiscuità come momento festaiolo e allegro. La parola Carnevale deriva dal latino “carnem levare (“eliminare la carne”), poiché indicava il banchetto che si teneva l’ultimo giorno di Carnevale (Martedì grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima. Il significato più recondito del mascherarsi è quello di avere la possibilità di togliersi i propri “abiti” per assumere le sembianze di qualcun altro. Ciò che si sceglie di indossare rappresenta un modo per infrangere regole, ruoli e convenzioni e può anche nascondere alcuni aspetti psicologici di una persona. Così come l’attore ogni volta che interpreta un personaggio, vive una vita momentaneamente parallela e non sua, così quando una persona si maschera ha la possibilità di assumere le sembianze di qualcun altro, solitamente molto diverso dalla propria identità, e ha la possibilità di esprimere aspetti che quotidianamente deve negare.
Inoltre la maschera nasconde una parte del proprio io e mette in evidenza un’altra parte di se stessi, spesso tenuta nascosta, e per un giorno la persona può esternare e dare vita a fantasie che nella vita di ogni giorno non farebbe mai, per paura di mostrare degli aspetti di sé sconosciuti. Ma, carnevale, da sempre, è anche la festa dei bambini e, oggi, come ieri e nell’antichità, è diventata anche la festa degli adulti. Da qui, l’idea che si ripete ogni anno presso Polo D’Infanzia, di unire l’aspetto festaiolo e allegro con il progetto educativo dell’arte del riciclo, con educatrici e bambini. Infatti, tutti a casa, a scuola, abbiamo coriandoli, stelle filanti e altro materiale colorato e divertente. Non c’è momento migliore di questo quindi per far volare la fantasia e riutilizzare il materiale disponibile per creare allegri lavoretti di Carnevale a tema. Insomma un carnevale all’insegna del divertimento e dell’educare al rispetto dell’ambiente, riciclando. Soddisfatta la dirigente, Lucia Sacco, per l’intenso lavoro svolto dal suo team e per il coinvolgimento genitoriale che sempre più và rafforzandosi.