La Fidapa di Cirò Marina, guidata da Teresa De Tursi, ha fatto da cornice alla presentazione del libro di Francesca Gallello, “Donna Rosa”. Una cornice non statica e coreografica, ma ricca di contenuti e spunti di riflessione, che hanno messo al centro del dibattito, non solo i meriti di Francesca Gallello per avere saputo “scrivere della donna e sulla donna”, ma anche porre all’attenzione dei numerosi presenti la capacità di empowerment femminile che permette di valorizzare le differenze creando anche sviluppo. Ad interloquire con il tavolo dei relatori, oltre alla presidente Teresa De Tursi e della segretaria distrettuale della Fidapa, Giusy Nisticò, Leonardo Fuscaldo e la giornalista Angela De Lorenzo. Proprio quest’ultima ha puntato il dito sul retaggio di una donna che spesso è vittima della sua “forma mentis” laddove culturalmente e per “modus solito vivendi” si pone in una posizione di subalternità al maschio/marito o compagno. Una condizione dettata dal poco accesso al lavoro, dal dipendere economicamente dalla famiglia, dalle poco opportunità di una libertà non completamente raggiunta, nonostante siano trascorsi 70 anni da quando nel 1946 le furono aperte le porte dell’uguaglianza con l’accesso al voto. Tante battaglie fatte e vinte, ma ancora, manca quella cultura del rispetto che dovrebbe partire proprio dalla scuola, dalla coeducazione, come ha detto Lucia Sacco, da quel rispetto e accettazione paritaria sottolineato dagli interventi degli ospiti, Giuseppe Spadafora, Giuseppe Virardi, Ettore Massari. Numerosi gli argomenti trattati, dalle quote di genere alla difficoltà di conciliazione dei tempi di cura familiare con la vita lavorativa.
Un’analisi anche psicologica del mondo femminile visto attraverso l’analisi della psicologa, Francesca Benevento. Un dibattito franco e spontaneo, in cui tutti gli interventi hanno fatto il punto sulla condizione attuale della donna sulla base della propria esperienza personale. Dal confronto è emerso inoltre che il migliore modo per attuare la parità di genere è l’educazione delle nuove generazioni Bisogna intraprendere azioni concrete sin dall’infanzia affinché non ci sia più bisogno di una legge che tuteli le donne. Di tutto questo si è dibattuto partendo dalla presentazione nella sua città, Cirò Marina, del libro “Donna Rosa” di Francesca Gallello, come dicevamo in apertura. Una scrittrice alla quale và il merito di avere aperto una finestra sulla condizione femminile, raccontando e facendo raccontare ad alcune protagoniste di atti di violenze, non solo fisiche, ma soprattutto psicologiche. Libro già presentato in molte altre città, dal quale ne è scaturito anche un “convegno itinerante” dal titolo “Educazione sentimentale” ideato sempre dalla stessa autrice e che è nato, ricordiamo dopo aver creato uno sportello rosa virtuale su Facebook, dove la chat è diventata un vero confessionale per oltre 77 donne che hanno subito violenza e che grazie a questo sportello virtuale hanno potuto liberare la loro anima da quel macigno che ogni donna che ha subito violenza, porta sul cuore e lacera l’anima. A portare la propria testimonianza, anche la poetessa Albanese, Anila Darhiu, che ha sottolineato le condizioni ancora oggi in cui versa il mondo femminile in Albania e nei paesi dell’est, dipingendo una situazione molto negativa. La serata è stata allietata dalla piacevole ed armonica melodia di Veronica Parrilla, accompagnata alla chitarra da Sergio Marino. E Poi alcuni brani letti dalle socie fidapine, Danila La Porta, Mariolina Marino, Francesca Paladini, Francesca Russo. Una serata viva e partecipata, dove la donna è stata al centro, sperando, come detto da tutti, che il mondo sia sempre più rosa.