A Lamezia Terme circa 88 ettari di territorio inquinati da amianto, a Crotone circa 57 ettari e a Reggio Calabria oltre 30 ettari. E’ quanto emerso dai risultati relativi al rilevamento della presenza di amianto sui manufatti presenti sul territorio regionale presentati dal Presidente della Regione Mario Oliverio e dall’Assessore all’Ambiente Antonella Rizzo. “Certamente si tratta di tre città che negli anni passati hanno tentato uno sviluppo di tipo industriale. Sono proprio questi risultati che devono farci riflettere sugli errori fatti in passato anche per quanto riguarda le prospettive di sviluppo e su quanto lavoro noi abbiamo ancora davanti per poter risanare i nostri territori” hanno sottolineato.
Purtroppo i dati che sono emersi sono molto preoccupanti. Oltre il 10% dei tetti calabresi presentano materiali contenenti amianto. Entrando più nello specifico le aree oggetto d’indagine di rilevazione della presenza di amianto ammontano complessivamente a 453.550 ettari su base regionale. In questo quadro si è estesa l’ indagine che ha riguardato il 94% delle superfici coperte regionali. Sono rimaste escluse dalla rilevazione le aree a densità edilizia molto bassa, ossia le case sparse. Sono stati analizzati ben 1.044.251 edifici su un totale di 1.205.951. Da questi dati si evince che almeno un tetto su dieci in Calabria presenta amianto. “A questo punto – ha detto l’assessore Rizzo – diventa fondamentale il lavoro che ogni comune porterà avanti. La Card Drive che oggi consegniamo a tutti i sindaci servirà quindi per individuare, con precisione, tutte le aree, edificio per edificio, strade, vecchi insediamenti industriali dove insistono materiali contenenti amianto e dove non si è mai intervenuti nel corso di molti decenni”.