Salvare posti di lavoro che potrebbero perdersi a causa del fallimento di qualche partecipata pubblica è un fatto positivo in una città come Crotone che ha raggiunto i massimi livelli della desertificazione occupazionale. Stando alle ultime notizie nasce, dalla vicenda Akrea-Akros, un modello per la riorganizzazione delle partecipate che garantirà l’occupazione dei lavoratori che facevano parte delle ex partecipate.
“Riteniamo – afferma il segretario provinciale del Pd Arturo Pantisano – che la vera notizia oggi non sia il fallimento dell’Akros, ma la nascita di un modello, di un metodo per la riorganizzazione e la gestione delle partecipate pubbliche. In questa vicenda il centrosinistra, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vallone e l’Akrea presieduta da Rocco Gaetani, hanno dimostrato che la riorganizzazione delle partecipate pubbliche è possibile. La vicenda Akros-Akrea può, anzi deve, costituire un esempio, un modello per la gestione delle partecipate pubbliche presenti sul territorio. Akrea ha dimostrato che attraverso la razionalizzazione e la messa a sistema del servizio è possibile garantire sia i livelli occupazionali che le prestazioni. Assicurati i livelli occupazionali attraverso un piano che prevede il recupero e l’inserimento nel breve periodo di 28 unità lavorative e in un arco temporale più ampio di almeno altre 28.
Il percorso che ha consentito la salvaguardia dei posti di lavoro, non è stato semplice, ed anche per questo, possiamo tranquillamente affermare che in questa vicenda il centrosinistra è stato in grado di approntare un piano riorganizzativo che attraverso l’accordo con i sindacati e l’amministrazione comunale ha evitato oggi a 28 persone il dramma della perdita del lavoro senza aggravi di spesa nè per il Comune di Crotone, nè per i cittadini. Ricordiamo che la tariffa resterà bloccata per tre anni a fronte di un impegno di spesa per l’Ente comunale invariato rispetto al passato. Messa a sistema delle risorse presenti, umane e finanziarie, il centrosinistra ha coordinato un processo che grazie alla partecipazione e all’assunzione di responsabilità di tutti gli attori, ha dato una risposta efficace ed efficiente al fallimento dell’Akros.
Il fallimento della società concessionaria della raccolta differenziata è solo l’ultimo in ordine di tempo nel territorio crotonese, ma è l’unico gestito dall’amministrazione comunale, l’unico con un finale che getta le basi per una programmazione a lungo termine e che si candida ad essere un modello ripetibile ed attuabile per le altre partecipate pubbliche. Il prossimo passo è l’affidamento della concessione ad Akrea del servizio di raccolta differenziata e quindi l’inserimento in organico di 28 persone. Non possiamo quindi che esprimere soddisfazione per il lavoro fin qui fatto dai vertici Akrea, dai gruppi dirigenti del centrosinistra, dall’amministrazione comunale, e dai lavoratori”.