Organizzato dall’Arcidiocesi di Crotone – Santa Severina e dalla Parrocchia di San Cataldo Vescovo di Cirò Marina, si è svolta una interessante tavola rotonda sul tema: “Comunità locale e cultura della cura”. L’evento inserito nel “Percorso di Formazione alla Carità Politica” ha avuto per sottotitolo “La redenzione comincia da noi! La nostra Parola è questa: il Mezzogiorno salvi il Mezzogiorno” (Luigi Sturzo). Ad aprire l’incontro, Don Gianni Filippelli, Parroco della chiesa di San Cataldo che ha porto il suo ringraziamento agli illustri ospiti e a tutti coloro che hanno lavorato e si sono impegnati per l’organizzazione e la buona riuscita dell’evento. Sono intervenuti: il dott. Massimo Mariani, Vice Prefetto e commissario Straordinario del comune di Cirò Marina, il quale, riguardo alla Partecipazione Democratica e Governo del territorio, ha espresso il suo pensiero forte e chiaro: “svegliarsi è necessario” “perché non sempre ciò che appare un diritto lo è e non sempre ciò che appare un dovere lo è.” La sua disamina, molto attenta e riflessiva, entrando nel merito del tema, ha focalizzato l’attenzione nel merito delle leggi e i diritti dei cittadini, laddove a volte appare quasi come un potere ciò che in realtà è un dovere.
“Spesso, ha detto, infatti si pensa che stando su una poltrona significa poter fare tutto ed avere potere, in realtà anche e soprattutto chi occupa una poltrona di responsabilità non ha potere ma doveri, doveri di rispettare le regole che una legge, un regolamento, la costituzione pone e impone proprio per rispetto al popolo.” Il dott. Aldo Trucè avvocato Penalista, Cassazionista, ha trattato la Criminalità e Sicurezza Sociale, le realtà nei carceri italiani e le differenze con quelle del resto d’Europa, affermando che il grado di civiltà di un paese si denota dal carcere e dal suo andamento, dalle leggi e dalla sua attuazione. Non si può parlare di giustizia, ha detto, se un uomo incriminato e condannato viene poi liberato senza completare la pena o magari per lo stesso reato vi sono condanne diverse. Non c’è giustizia laddove non c’è certezza della pena e laddove non c’è giusta detenzione. Il Dirigente Giuseppe Barberio, è intervenuto trattando i Percorsi di Formazione di una coscienza Civica. L’importanza e la responsabilità che ha l’insegnante, l’educatore. Il valore dell’educazione, del rispetto, l’importanza di legami e collaborazione tra docenti e genitori, il lavorare insieme per meglio costruire gli uomini e le donne del domani. Il valore di raccontare la storia di un passato recente come quella del dialetto come studio di una lingua che racconta la nostra storia. L’importanza di coinvolgere i giovani in attività costruttive ed educative che portano alla crescita e quindi alla buona costruzione di un popolo.
Santo Vazzano, Presidente del consorzio Jobel di Crotone, ha parlato della Cooperazione Sociale e Sviluppo del territorio, di una Crotone che ha desiderio di crescere e di costruire al meglio coinvolgendo tutto il territorio e la provincia. La conclusione è stata di Sua Eccellenza Mons. Domenico Graziani, Arcivescovo di Crotone e Santa Severina, il quale dopo aver ringraziato Don Gianni Filippelli, congratulandosi per la magnifica organizzazione, ha ringraziato gli illustri ospiti, ed esprimendo il suo pensiero ha sottolineato l’importanza di essere coscienti di essere prima di tutto figli e fratelli di un uomo giusto che ha dato la vita per la nostra rinascita. Senza la giustizia nel cuore non si può costruire il bene. L’amore per se stessi non basta, è necessario amare il prossimo e costruire insieme, consapevoli che solo uniti nel bene si cresce. Ogni popolo cresce se cresce la coscienza nel bene e per il bene del prossimo oltre che per se stessi. Ad allietare la serata un magnifico trio di Maestri dell’Associazione Musicale Antonio Vivaldi di Cirò Marina: il Maestro Vincenzo Salituri al Sassofono; Maestro Valeria Breglia, violinista; maestro Raffaele Fuccio, Flautista che sono stati introdotti dalla presidente, Maestro Rosa Anania. L’evento ha visto una scenografia rappresentata un pannello che metteva in bella mostra frammenti di vita passata, di ricordi, attimi di vita e momenti fermati nel chiaro scuro di foto in bianco e nero che hanno portato indietro negli anni che sono saltati fuori trasformandosi in emozione.