La Cooperativa Sociale I Tre Melograni, ente gestore del Polo D’Infanzia Baby Kinder Park, ha aderito alla campagna “Illuminiamo il Futuro” di Save the Children, per contrastare la povertà educativa in Italia, cioè la mancanza di opportunità formative per i bambini. Una povertà educativa che, figlia di quella economica, privando i bambini delle opportunità di crescita, e formazione, produce la povertà economica di domani. La manifestazione organizzata nel pomeriggio di sabato durante la settimana di mobilitazione “7 Giorni per il Futuro “di Save the Children ha visto due momenti partecipativi e dimostrativi. La XVII edizione della partita della solidarietà, avviata nel lontano anno 2000, e “Baby in movimento, sport unificato e solidarietà” a cura del Polo D’Infanzia Baby Kinder Park che per l’occasione, nel concludere il programma di attività motoria dell’anno scolastico che volge al termine, ha fatto coesistere nelle attività dimostrative sportive anche “bambini speciali”, lanciando di fatto il programma del Soi (Special Olympics Italia)”, cioè bambini normodotati insieme a baby con disabilità.
Una dimostrazione svolta alla presenza di numerosissimi genitori e partenti che hanno applaudito i propri cari, sotto la guida di tutto il team della scuola che per un pomeriggio hanno trasformato il campo di calcetto in una palestra all’aperto. Le bandiere di Save the Children del Soi, quella Italiana hanno così sfilato davanti al folto pubblico dando inizio alle attività. Contemporaneamente, sull’altro campo a sette, gli adulti si esibivano, nel torneo della solidarietà. Alla fine, al termine di un’ultima intensa e combattuta partita, ha vinto “la solidarietà”. La diciassettesima manifestazione, avviata nel lontano anno 2000, per raccogliere fondi da utilizzare per le adozioni a distanza e l’infanzia più in generale, ha confermato tre elementi: vi sono persone che fanno dell’impegno sociale una ragione di vita; si sente ancora forte la voglia di stare insieme, si rafforzano i legami fra società civile, associazionismo ed Enti.
“Quando questi tre elementi si uniscono, ne scaturisce una miscela esplosiva di gioia e soddisfazione che vanno al di là di ogni triste realtà, che pur ci circonda” come ha detto al termine della manifestazione, il Capo Scaut nazionale della Federazione Italiana di Scautismo Raider, Lucia Sacco, nonché Dirigente del Polo D’Infanzia Baby Kinder Park. La manifestazione, inoltre, inserita nel più ampio e articolato programma nazionale, “Illuminiamo il Futuro di Save the Children,” al di là della vittoria finale del torneo, dell’impegno di baby e degli organizzatori, in un pomeriggio di primo vero caldo, ha visto ancora una volta vincere “la solidarietà”.
Solidarietà e amore per i bambini, alcuni dei quali ancora una volta, le squadre partecipanti, con la loro “donazione” permetteranno anche per quest’anno di essere adottati a distanza. In primis, gli amici dell’Asd sportiva Due Mari di Tiriolo, che da ben tredici anni, puntualmente, percorre centinaia di chilometri per essere presente con vero spirito di condivisione e poi, la squadra dei Carabinieri di Cirò Marina, presente sin dal primo anno con il suo veterano e capitano in campo, Giuseppe Scigliano e, infine, dagli organizzatori, gli Scaut Raider Calabri, gli Adultiraider e i genitori del Polo D’Infanzia Baby Kinder Park sempre fattivamente affiancati dal CSv Aurora di Crotone, dall’Associazione Il Lunario di Alfonso Calabretta, il Banco delle opere di Carità e quest’anno dalla Uisp di Crotone, intervenuta con il suo delegato, Franco Riolo.
Una povertà socio economica ed educativa che gli organizzatori, nel consegnare i tradizionali attestati di partecipazione agli intervenuti e ringraziando quanti hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione sperano possa continuare a concorrere ad abbattere tutte le povertà. Povertà che li priva della possibilità di costruirsi un futuro, o anche solo di sognarlo. Appuntamento per tutti, è stato detto al termine dagli organizzatori, per il prossimo anno, allorquando la “partita della solidarietà” diventerà maggiorenne: sarà infatti la 18 edizione. Ma, per perseguire questi obiettivi è necessario creare delle vere e proprie comunità educative, composte da un movimento più ampio di associazioni, enti, persone, che si vogliono impegnare per dare una spinta in più nel contrasto alle povertà.