QUEI MIEI FIGLI
Mi sento distrutta per quei miei figli
sparsi nel mondo.
Quei miei figli chiamati emigranti.
A pensarli mi danno un gran rammarico,
li sento abbandonati, dimenticati.
Ma la colpa non è mia:
e dei miei amanti politici.
Sono loro che progettano e decidono
della vita degli altri.
Quei miei figli, sono certa che
mi comprenderanno, mi perdoneranno,
e chissà, magari un giorno ritorneranno.
Giacomo Brugnano – 03.12.1999