La Guardia di Finanza di Cosenza ha sequestrato oltre mezzo quintale di pesce nocivo di varie tipologie, detenuto in condizioni igienico sanitarie pessime, che veniva posto in vendita in danno dei consumatori. Le fiamme gialle cosentine individuavano un venditore ambulante di prodotti ittici che veniva sottoposto ai controlli di rito. Sin da subito la tensione manifestata dal commerciante insospettiva i finanzieri i quali riscontravano che quest’ultimo, sprovvisto di licenza commerciale per la vendita, poneva in vendita pesce privo della necessaria documentazione sanitaria e dell’etichettatura per la tracciabilità prevista dalla legge.
Pessime le condizioni in cui era detenuto il pesce, in parte contenuto in cassette poste direttamente sulla strada a contatto con i gas di scarico delle autovetture in transito ed in parte conservato nel furgone in uso al trasgressore, privo di cella frigorifera. I successivi accertamenti, svolti con l’ausilio dei medici veterinari, permettevano di appurare ulteriormente le precarie condizioni in cui versava il prodotto, dovute principalmente al cattivo stato di conservazione, per il quale veniva disposto l’immediato sequestro e distruzione. All’esito dell’attività il responsabile delle violazioni veniva denunciato alla Procura della Repubblica di Cosenza e rischia la reclusione sino a tre anni oltre a sanzioni amministrative superiori a 20.000 euro.