Spettacolo, vero spettacolo, e non saggio di danza è stato quello offerto, domenica 12 giugno, dalla scuola di danza “Isabella Perrone” al teatro Apollo, gremito in ogni ordine di posto. Una vera sinergia di arti, pittura, scultura, coreografie fantastiche proiettate su un maxi schermo: musica accattivante dal primo all’ultimo balletto e soprattutto danza di livello accademico. Sono stati questi gli ingredienti che hanno galvanizzato per oltre due ore gli spettatori raccontando la natura e le sue tantissime contaminazioni. Un tema fortemente sentito che non è stato solo una denuncia sulla manomissione dell’uomo, bensì un omaggio a quanto in essa contenuto (la terra) che deve e può essere salvaguardato.
Le coreografie, dalla piccolissima ballerina alle 12 diplomande della sede di Cirò Marina, attraverso la loro graziosa sensibilità e professionalità, hanno portato sulla scena il cuore vero pulsante di una realtà quanto mai in pericolo. Il coreografo M° Maurizio De Rose, con grande perizia e professionalità, ha saputo costruire su ogni singola ballerina, coadiuvato dalle docenti Ermanda Malarico e Luana Caligiuri, coreografie che mettevano in risalto capacità e sensibilità. Di grande impatto emotivo sono state le coreografie d’insieme dove ogni singolo elemento sapeva interagire con l’insieme del gruppo in una polifonia coreografica. Particolari emozioni hanno suscitato le variazioni delle diplomande dove era messa in luce la bravura di ogni singolo elemento. Vere ovazioni sono state tributate dai presenti che hanno sottolineato un lavoro sinergico che sa mettere in risalto la diversità di una scuola, la “Isabella Perrone” , dove al centro di ogni spettacolo vi è la creatività e l’individualità di ogni singola ballerina.