Il 29 giugno a Petilia Policastro, si celebrerà la Giornata del Rifugiato istituita nel 2000 come occasione per ricordare la condizione di milioni di persone in tutti i continenti costrette a fuggire dai loro Paesi e dalle loro case a causa di persecuzioni, torture, violazioni di diritti umani, conflitti. In Italia è attivo dal 2001 il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) che è composto dalla rete degli enti locali che, con il prezioso contributo delle realtà del terzo settore, realizzano interventi di accoglienza per quanti arrivano sul territorio italiano in cerca di protezione internazionale. A Petilia Policastro il progetto territoriale di accoglienza è attivo dal 2014, titolare dello stesso è il comune ed è attuato dalla cooperativa sociale Co.Ri.S.S. Trenta sono i posti di accoglienza, che il progetto Sprar ‘Villa Caruso-Casa Farhad’, mette a disposizione di richiedenti o titolari di protezione internazionale. A Petilia Policastro, nel corso di questi anni, è stata garantita accoglienza a centinaia di persone, con servizi di orientamento, informazione e accompagnamento verso la riconquista di un’autonomia perduta e con l’obiettivo di rinforzare le opportunità di integrazione delle persone. Per la ricorrenza della Giornata Mondiale del Rifugiato, a partire dalla ore 10.30, presso lo Sprar ‘Villa Caruso’ è previsto un convegno dal titolo ‘comunità aperte e solidali per un futuro condiviso. L’esperienza della città di Petilia Policastro’. All’iniziativa prenderanno parte: il sindaco della Città, Amedeo Nicolazzi, Salvatore Maesano, presidente cooperativa Co.Ri.S.S., Agatina Scordamaglia, delegata progetti Sprar del Comune di Petilia Policastro, aziende partner borse lavoro e il tutor territoriale della rete Sprar, Sergio Trolio.A concludere la manifestazione un ‘Pranzo conviviale multietnico’, con pietanze tipiche delle cucine: italiana, nigeriana, gambiana, bangladesh, senegalese, iraniana, afghana, maliana, pakistana.