“Tentare la giusta via del risanamento finanziario dell’ente ed evitare il dissesto; dare ai cittadini contezza del debito, delle scadenze incombenti e dell’orientamento dell’amministrazione guidata da Filomena Greco riguardo alla pesante situazione ereditata dalle gestioni precedenti; convocare un tavolo permanente”. È quanto chiede il consigliere comunale di minoranza Assunta Scorpiniti, rappresentante del Comitato #CariatiPulita, facendosi interprete delle preoccupazioni della cittadinanza circa l’ipotesi di dissesto finanziario, avanzata dal Sindaco nel corso del primo consiglio comunale. “I cittadini – spiega il consigliere del Comitato civico – sono coscienti delle conseguenze che la proclamazione del dissesto finanziario potrebbero avere sull’erogazione dei servizi, sulla crescita del paese e, con l’aumento per vari anni della tassazione, sui contribuenti; ma c’è anche l’esigenza di conoscere a fondo la grave situazione debitoria del comune che riguarda l’intera comunità, non solo la maggioranza di governo”.
NO AL DISSESTO – Si tratta, infatti, di capire cosa ha originato il buco di oltre 21 milioni di euro “destinato a crescere”, aveva affermato durante l’assise civica il sindaco Greco, nel porre in evidenza l’enorme debito pubblico e l’attuale situazione di predissesto finanziario, con il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale; occorre anche accertare l’ammontare dei debiti fuori bilancio (si parla di altri milioni di euro, per i quali non esiste una copertura finanziaria). “Noi di #CariatiPulita siamo coscienti della gravissima situazione finanziaria – dichiara il consigliere Scorpiniti – ma siamo anche fortemente contrari all’ipotesi di dissesto che determinerebbe una clamorosa sconfitta per la politica, perché vorrebbe dire abdicare al ruolo che si è chiamati ad esercitare, rinunciando a guidare le scelte per la nostra cittadina e per la sua ripresa; non lo deve consentire chi si è assunto la responsabilità di governare, né deve permettere che si condanni un’intera comunità insieme a una classe politica”.
LA SOLUZIONE – La soluzione, secondo #CariatiPulita, potrebbe essere un piano di rientro, prevedendo: una decisa lotta ad ogni forma di spreco; severi accertamenti tributari riguardo ai grandi e piccoli evasori; il recupero dei crediti non riscossi; piani di rateizzazione che possano garantire il giusto pagamento ai creditori; strumenti innovativi come il baratto amministrativo, che permette al cittadino di dare servizi utili alla collettività in cambio di sgravi fiscali equivalenti; realizzazione di opere con l’intervento di sponsor privati e pubblici.
“Ma soprattutto – aggiunge il consigliere comunale – occorre un cambio di rotta, con la gestione interna e virtuosa dei servizi essenziali (acqua, rifiuti, decoro urbano, servizi sociali), ponendo fine a costosi affidamenti esterni”
TAVOLO PERMANENTE – “Presto saremo chiamati a decidere se votare per il dissesto o per un piano di risanamento, ma non vogliamo limitarci ad alzare o meno la mano. Già in questa fase di difficile ricognizione e di verifica messa in atto dalla nuova Amministrazione, che non ha responsabilità di fronte alla situazione finanziaria del comune, ma di cui tutti sentiamo il peso, chiediamo l’istituzione di un tavolo permanente con le forze politiche e la rappresentanze cittadine; vogliamo conoscere lo stato dell’arte, che si faccia chiarezza sui conti (compreso quanto sottratto dalla Sogefil) e la loro consistenza, agendo con trasparenza e verità e chiamando alle proprie responsabilità chi ha sbagliato a partire dal mancato rispetto del piano di riequilibrio pluriennale; vogliamo capire quali sono i debiti e quali i crediti realmente esigibili e come cercare, con il contributo e le competenze di tutti, le migliori soluzioni possibili”.