Da Soakro a Congesi per la gestione del servizio idrico cittadino è il passaggio avvenuto dopo la crisi che ha investito la Soakro. La gestione Soakro periodo 2011/2015 ha suscitato l’interesse della magistratura ed in questi giorni si è avuto notizie della chiusura delle indagine. La Congesi (consorzio dei comuni per la gestione servizio idrico) il cui presidente è stato nominato Claudio Liotti nasce a metà del mese di gennaio 2016 e raggruppa dieci comuni. A benefici dell’utenza ricordiamo che la bollettazione acqua sarà emessa a metà agosto per il periodo gennaio/agosto 2016, il conguaglio dell’intero consumo idrico dopo la lettura dei contatori prevista per il mese di novembre 2016.
Per quanto riguarda la gestione acqua e dopo la vicenda Soakro, Ilario Sorgiovanni e Andrea Correggia del M5s affermano: “In seguito alla notizia di chiusura delle indagini preliminari sulla Soakro, che ha rilevato una serie di affidamenti illegittimi nel periodo 2011-2015, con un ammontare di diversi milioni di euro per attività illecite, noi portavoce del M5S intendiamo sollecitare l’Amministrazione comunale, di recente insediamento, sull’importanza di una nuova gestione diretta e pubblica di un bene di prima necessità, come l’acqua, evitando l’abuso delle società partecipate che troppo spesso generano danni sia in termini di efficienza dei servizi che di economicità, a discapito di tutta la collettività. Riteniamo doveroso, quindi, un reale interessamento e un impegno incisivo da parte dell’attuale amministrazione comunale, in ambito regionale, per affrontare con urgenza le problematiche evidenti connesse alla gestione del servizio idrico calabrese da parte di Sorical, altra società partecipata, con capitale misto, che ha mantenuto un modello privatistico ma fallimentare, seguendo logiche di profitto che non hanno assolutamente considerato il diritto di tutti i cittadini alla costante fruizione del servizio, molto spesso interrotto o fornito ad intermittenza. E’ fondamentale, inoltre, per noi del M5S, ribadire che l’intero ciclo di gestione dell’acqua deve essere pubblico, come ricorda l’esito del Referendum del 2011, e che l’orientamento nella gestione di beni pubblici e servizi deve avvenire secondo il principio di meritocrazia, che richiede appunto una selezione responsabile del personale, soprattutto di quello dirigente, da assumere in base a qualifiche, titoli, esperienza e competenza, tralasciando una volta per tutte la logica deleteria e rovinosa dell’affidamento per mera vicinanza politica, amicale, parentale o per mero scambio di favore di tipo partitico”.