Gli incontri tra l’amministrazione comunale e la soprintendenza circa la ristrutturazione dello stadio Ezio Scida continuano e l’ultimo, quello avvenuto questa mattina a Cosenza, si conclude con la possibilità che i lavori allo stadio potranno andare avanti. L’ultimo comunicato pervenuto dal Comune di Crotone afferma:
“Si apre un spiraglio positivo per l’adeguamento dello stadio Ezio Scida dopo l’incontro richiesto ed ottenuto dal sindaco Ugo Pugliese con la Soprintendenza
Incontro che si è tenuto questa mattina a Cosenza, dopo l’interlocuzione avuta dal sindaco Pugliese con la Prefettura e la F.C. Crotone ed al quale hanno partecipato l’assessore ai Lavori Pubblici Tommaso Sinopoli e l’assessore allo Sport Giuseppe Frisenda e il dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune Gianfranco De Martino
Il parere negativo della Soprintendenza era riferito al progetto presentato precedentemente al nostro insediamento” dichiara il sindaco Ugo Pugliese al termine dell’incontro
Il vincolo ministeriale che insiste sull’area intorno allo stadio impone che non possa essere rilasciato alcun parere positivo circa la “costruzione” di alcuni tipi di manufatto. Questa è la posizione ufficiale a tutela di beni archeologici.
“La riunione di questa mattina tesa a ricercare una possibile soluzione all’ampliamento dello stadio per ospitare la storica stagione in serie A del Crotone calcio, si è determinata in un clima di collaborazione offerta dal Soprintendente Mario Pagano, con il quale, ricevuta la legittima istanza non solo nostra ma di tutti gli sportivi crotonesi ed aggiungo calabresi, si è condiviso una possibile soluzione” prosegue il sindaco Pugliese
L’amministrazione Comunale preso atto del diniego si è impegnata a presentare una nuova domanda di autorizzazione provvisoria, con una nuova progettazione, che consiste nella richiesta di occupazione di suolo pubblico sul quale posizionare strutture mobili e/o rimovibili rappresentate dall’allargamento della curva Sud e della tribuna in modo da preservare l’esigenza di tutela dei beni archeologici e nello stesso tempo garantire lo svolgimento delle partite all’Ezio Scida.
“Lunedì mattina l’amministrazione presenterà una nuova soluzione tecnica ed entro mercoledì il Soprintendente, dopo l’esame, la rappresenterà alla Commissione Regionale dei Beni Culturali, impegnandosi nel più breve tempo possibile a rilasciare la relativa autorizzazione” aggiunge il sindaco Pugliese.
“Stiamo facendo il massimo possibile, nei tempi contingentati che abbiamo avuto dal nostro insediamento, per fare in modo che la serie “A” i rossoblù la giochino allo Scida. Il nostro impegno è costante e continuerà incessantemente nei prossimi giorni. Ringrazio il prefetto per il grande supporto istituzionale ed il soprintendente Pagano per la disponibilità offerta” conclude il sindaco Pugliese”
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Posto come assunto che uno stadio non dovrebbe mai esistere accanto ad un ospedale, e tanto meno su di un’area archeologica, e posto altresì che la sovrintendenza in questione è la medesima che ha permesso la cementificazione di Capocolonna, per dirimere questa vicenda kafkiana solo Dio sa cosa bisognerà inventarsi e come andrà a finire.
A tal punto la domanda sorge spontanea:
considerato che era stato già espresso il parere negativo sulla realizzazione di qualsivoglia manufatto, perchè si è continuato a presentare un progetto che non tenesse conto dei vincoli imposti ?
La promozione storica di una squadra e tutto ciò che di bello ruota attorno a questo, vengono così ad essere vanificati dall’incompetenza dei burocrati di turno, ma anche da errori madornali del passato.