Più volte Sindaco della città, fondatore dell’azienda avicola Acutetto, gestore per anni della ridente e indimenticata località turistico ricettiva “La Pagoda”, se ne è andato l’avvocato Corrado Pugliese. Gli è rimasto accanto in questi ultimi mesi della sua vita terrena, sua moglie, Nelly Brisinda con la quale ha condiviso tutto, le attività, la passione per il biliardo, il tennis, la politica. Chi, come me, ha avuto il piacere di conoscerlo nelle sue diverse sfaccettature umane e Istituzionali, non può che ricordare il suo impegno, la sua lungimiranza politica, la passione che metteva in tutte le cose che affrontava.
Ha guidato la nostra città, militando nelle file della Democrazia Cristina, per tanto tempo e per tanto tempo comunque è sempre stato punto di riferimento politico e istituzionale della città e non solo. Sin da giovane si era battuto per la non istallazione della Montecatini, laddove vedeva potersi creare più verosimilmente un villaggio turistico. La sua azienda avicola, La Pagoda, i fiori, sicuramente restano le sue attività preminenti alle quali accompagnava la sua personale passione per l’ospitalità, lo sport, l’intrattenimento, la vocazione turistica del territorio. Se ne va , crediamo, un pezzo di storia politica e umana del nostro territorio. Lascia la moglie, Nelly Brisinda, originaria di Savelli, giornalista con la passione dello sport e della politica e che di recente era stata candidata a Sindaco nelle ultime consultazioni del giugno scorso le figlie, Roberta Carla che da tempo vivono fuori Calabria.
“Ora, lasciatemi tranquillo/Ora, abituatevi senza di me./Io chiuderò gli occhi/…Ma perché chiedo silenzio/non crediate che io muoia: /mi accade tutto il contrario:/accade che sto per vivere./Accade che sono e che continuo…/E’ che son vissuto tanto/e che altrettanto voglio vivere./Mai mi son sentito sé sonoro,/mai ho avuto tanti baci./Ora, come sempre, è presto./La luce vola con le sue api./Lasciatemi solo con il giorno./Chiedo il permesso di nascere.” E’ ai versi di Pablo Neruda, caro sempramico Corrado; è a “Chiedo silenzio” del comunista Neruda che affido il mio saluto dii commiato, che è il sereno ed innamorato abbraccio alla vita, che continua a vivere anche dopo. E non poteva essere diversamente, caro Corrado, perché tu Uomo, tu Politico, tu Amministratore, tu Imprenditore, tu Uomo di Cultura, tu sportivo, tu Amico. Nonostante i marosi e le invidiuzze specie di casa tua. Ti sia lieve la terra, in un saluto laico che crede nella vita. Condoglianze alla moglie e alle figlie. E al G.F. Pugliese pure sempramico.
Sentite condoglianze alla famiglia.
Spero che qualcuno si ricordi di onorare come si deve una persona che tanto ha dato alla nostra città ed al nostro territorio.
Onore ad un uomo che ha amato tanto il suo territorio e che ha lasciato traccia con tanti atti pubblici.
condoglianze alla famiglia