Tutti siamo abituati a vedere solcare le acque del mare da ogni tipo di imbarcazione, a motore e a vela, piccole e grandi, barche e canoe. Poche volte, se non raramente ci si imbatte in “macchine fuori bordo in mare”. E’ accaduto anche nelle acque portuali di Cirò Marina. In effetti ha “parcheggiato” la sua auto d’acqua, (una Maserati), Marco Amoretti. Un artigiano Spezzino che ha ereditato, come ci ha dichiarato, questa passione dal padre. Una passione non solo per l’avventura, per il mare, per l’irrealizzabile ai very normal people, per dirla in gergo radiofonico, ma per mostrare al mondo che “uscire dagli schemi si può”.
E’ partito da Genova, con pochi sponsor e tanta curiosa novità per raggiungere la biennale di Venezia dove conta di concludere la prima parte del viaggio e riuscire a suscitare interesse e curiosità nell’ambiente artistico internazionale, per poi risalire lungo il Po’ e arrivare ai Navigli a Milano. Non nuovo a simili avventure, Marco Amoretti è stato già autore della traversata, usando anche la vele issate sul tetto, dal continente europeo, isola La Palma fino alla Martinica attraversando l’oceano pacifico. 119 giorni di navigazione e per compagno il mare, il sole, le sue emozioni e le sue sensazioni.
“Una sfida all’immensa paurosa potenza dell’oceano ma anche una irriverente sfida che dimostra che una grande avventura può essere vissuta fuori dalle regole e con un elemento in più talmente umano che è speranza per i nostri giochi e i nostri sogni”, come lo stesso ha scritto in un suo libro. E’ arrivato a Cirò Marina e sostenuto dal titolare di Flori Motori, che ha contribuito così ad alimentare il suo sogno ospitandolo nel nostro porto turistico da dove ripartirà. Chi volesse seguire ed eventualmente sostenere le sue avventure, potrà farlo aprendo il sito www.autonauti.it.