L’ex vice sindaco di Cutro, Gaetano Squillace, interviene sull’ipotesi da parte della nuova amministrazione di revocare la convenzione e l’adesione all’associazione “Città del SS.Crocifisso. “Vorrei ricordare che il Comune di Cutro negli ultimi anni, ha intrapreso un percorso per lo sviluppo del turismo religioso, da affiancare a quello balneare, realizzando anche una serie di opere pubbliche come il percorso delle 5 chiese, il recupero della Chiesa delle Monachelle, la Via Crucis e cercando al contempo di incentrare il tutto intorno al monumento più importante della città di Cutro che è la Miracolosa Statua del SS.Crocifisso, realizzata nel 1638 da frate Umile da Petralia e proclamata monumento nazionale nel 1940. L’adesione all’associazione nel 2012 è avvenuta allo scopo di mettere in rete il patrimonio storico culturale della città di Cutro e in pochi anni, anche grazie alla collaborazione delle Parrocchie, si sono avuti risultati notevoli. Decine di sindaci hanno visitato la nostra cittadina, che ha avuto un risalto positivo sui media delle varie località. L’associazione Città dei Crocifissi si pone l’obiettivo di realizzare un progetto di valorizzazione delle peculiarità storiche territoriali, religiose e culturali e la contestuale promozione delle produzioni tipiche locali ed enogastronomiche”.
“L’associazione – continua Squillace – sta lavorando alla definizione di un percorso turistico tra le città del SS. Crocifisso, che vuole significare una promozione integrata dei territori attraverso la partecipazione mirata ad eventi fieristici, elaborazione di materiale informativo e attivazione di un portale internet. E’ impensabile che il Comune di Cutro interrompa il suo rapporto con un’associazione e con decine di Comuni di tutta Italia solo perché la giunta ritiene di non poter far fronte alla spesa di 500 euro per l’iscrizione. Anche perché al contempo cifre ben più consistenti vengono spese per iniziative più frivole. Da non sottovalutare che l’associazione Città del Crocifisso ha suscitato l’interesse di Papa Francesco, con il quale si è svolto un incontro a San Pietro a Roma”. Squillace invita il sindaco Divuono a rivedere questa scelta, che danneggia l’immagine del territorio. “Quello che emerge dai primi mesi di questa amministrazione è una totale mancanza di un progetto e di una visione politica. Se si distrugge quello che di buono era stato costruito con anni di lavoro mi chiedo cosa resterà fra qualche anno di questo paese” conclude.