Nelle prime ore del mattino del 17 settembre del 2006 la quiete della notte in prossimità dello svincolo per Fabrizio Grande, sulla SS106 nel comune di Corigliano Calabro, fu interrotta dall’ennesima tragedia. L’impatto provocò la morte di tre giovani vite: Andrea Iacobini di 22 anni, Angelo Antolino di 19 anni e Natale Fazio di 22 anni. Nel sinistro stradale, per fortuna, riuscì a salvarsi per miracolo solo Rossella La Macchia che allora aveva 16 anni. Quello non fu il primo episodio tragico sulla SS106 allo svincolo di Fabrizio e nemmeno l’ultimo. Proprio in quel posto persero la vita altre persone.
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende ricordare tutte le vittime che negli ultimi dieci anni hanno perso la vita allo svincolo di Fabrizio Grandi sulla SS106 nel comune di Corigliano Calabro e al contempo denuncia “il vergognoso immobilismo di tutti gli Enti preposti che in dieci anni non hanno inteso operare alcun intervento di messa in sicurezza in uno dei tratti più pericolosi della SS106 in Calabria lasciando inalterato il rischio e la pericolosità di mortalità ed incidentalità stradale in quel luogo”. Infine, l’Associazione “diffida ogni Ente che ha ogni responsabilità di gestione comunicando, con decorrenza immediata, la disponibilità a costituirsi parte civile nel merito di una azione legale penale che certamente sarà intrapresa dall’Associazione se accadrà in futuro l’ennesimo incidente mortale allo svincolo di Fabrizio sulla SS106 nel comune di Corigliano Calabro, in assenza d’interventi immediati e definitivi di messa in sicurezza che onorino la memoria delle vittime della SS106 e rispettino tutte le Famiglie che in quel pericoloso tratto di “strada della morte” hanno perso un congiunto”.