E’ un settembre così non si vedeva da anni. Caldo e belle giornate in Calabria, con temperature decisamente superiori alla media stagionale. Ma c’è anche il rovescio della medaglia. E cioè la proliferazione di zanzare, favorita proprio dal clima caldo umido. Un’invasione che, oltre a irritare la sensibilità delle persone, può favorire la trasmissione di malattie. La prevenzione, per evitare spiacevoli sorprese, è fondamentale. E passa, per esempio, dallo svuotare i sottovasi pieni d’acqua al coprire contenitori lasciati nelle aree periferiche delle campagne e, ancora, al mettere sabbia dentro i copertoni di auto lasciati all’aperto in maniera tale da non favorire ristagni. È proprio dove si raccoglie l’acqua che sono deposte le uova. Per questo è necessario cominciare dalla lotta alle larve. Dalla primavera alla fine dell’estate si dovrebbero mettere larvicidi nei tombini delle caditoie.
TIGRE VS CULEX – Ci sono due grandi gruppi di appartenenza delle zanzare, con caratteristiche differenti. La zanzara del genere “Aedes”, conosciuta come “tigre”, è la più diffusa e può trasmettere malattie un tempo considerate esotiche, ma che ormai si verificano anche in Italia (come Dengue, Chikungunya e Zika). Nell’altro gruppo ci sono le “Culex”, cioè le zanzare “normali”, portatrici del West Nile disease (la malattia del Nilo occidentale). La differenza principale tra i due gruppi consiste nel fatto che la “tigre”, pungendo l’uomo infetto o malato può trasferire l’infezione a un’altra persona pungendola. Il West Nile disease, invece, si trasmette attraverso gli uccelli migratori: la zanzara, pungendo i volatili si può infettare e può “contagiare” altri animali e anche l’uomo che, tuttavia, non può trasmettere direttamente l’infezione ad altre persone.